domenica 16 luglio 2023

Spiegazione del Programma Economico e Finanziario del Fronte di Liberazione Nazionale

 

Spiegazione del Programma Economico e Finanziario del Fronte di Liberazione Nazionale

La parte determinante del programma del FLN, essenziale per rinnovare il paese, è quella dei fondamenti del sistema economico e finanziario perché rinnova e salvaguardia il patrimonio della nazione con un occhio di riguardo per la sua salute. Sotto si commenta riga per riga il programma suddetto.

SEZ. II – FONDAMENTI DEL SISTEMA ECONOMICO E FINANZIARIO

18) Stante la frode dell’attuale emissione monetaria, mal contabilizzata, l’Italia sospende i rapporti con le autorità di Francoforte e Bruxelles: Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Parlamento (vedi sotto punto 26);

Questo punto riguarda la frode contabile dell’attuale creazione monetaria che parte dal presupposto che le cifre monetarie create e spese vadano a generare UN PASSIVO corrispondente nei flussi di cassa – senza l’attivo corrispondente – generando così flussi negativi di cassa. Per capire questo punto è utile ricordare come la creazione di denaro (AM-Lire), ancorché non a corso legale, come oggi quello bancario, era contabilizzata come afflusso di cassa nei bilanci dell’AFA (Allied Financial Authority), l’autorità che creava e spendeva le AM-Lire in Italia dal 1943 fino all’avvento di Luigi Einaudi. In sostanza, tutto il capitale creato dal nulla dalle banche oggi sparisce contabilmente pur rimanendo nei conti accentrati delle banche da cui poi viene occultamente riciclato. Questo sistema è stato già più volte inutilmente segnalato alle autorità senza che venisse preso alcun provvedimento come a voler lasciar intendere che… a lor signori va bene così! In realtà questo magheggio contabile rappresenta una vera e propria enorme tassa (il signoraggio occulto) che vale circa 1.500 miliardi di euro l’anno. A questo si sommano le tasse e gabelle  che lo Stato pretende ignorando i suoi doveri costituzionali. Se fosse cosa nota e studiata, ovviamente, chiunque arriverebbe alla conclusione che il problema deve essere risolto da ieri!

19) Creazione di denaro nazionale a corso legale da parte del Tesoro, contabilizzato nelle entrate di cassa, ed attribuzione delle somme necessarie per concambio pro bono col vecchio euro e copertura economica delle leggi parlamentari e delle direttive governative, approvate dal parlamento, e del bilancio dello Stato (spese che verranno registrate come uscite di cassa);

La soluzione proposta diventa quindi logica: restituzione al Tesoro nazionale del potere di creazione monetaria, contabilizzato come afflusso di cassa, e concambio alla pari col vecchio euro ancora in circolazione, accumulando quindi una scorta di euro che permetterà di saldare nel tempo il debito pubblico IN EURO (una parte del debito è stato fatto sottoscrivere da governanti “allocchi” in moneta fuori dall’area euro e questo verrà arbitrato o deciso in tribunale). Le spese effettuate dal tesoro, ovviamente, vengono poi registrate come deflusso di cassa, sicché quando il denaro finisce, il Tesoro non può che andare a zero – non può andare sotto zero – e ne creerà di nuovo  – esattamente come faceva l’AFA che “liberò” l’Italia – ma seguendo le disposizioni del parlamento e del governo. E’ da notare che questa è l’unica possibilità concreta per ottenere sempre un pareggio di bilancio.

20) Ritiro del vecchio euro bancario e sostituzione col denaro nazionale a corso legale;

Al lancio della nuova moneta nazionale, gli euro in circolazione vengono sostituiti. Spetterà alle banche versare gli euro in un conto del Tesoro che provvederà a rifornirle della nuova moneta. Tutti i conti correnti saranno nella nuova valuta nazionale e verranno garantiti al 100% (tecnicamente, i conti saranno segregati ovvero svincolati dalla sorte della banca e non ci sarà più bisogno del Fondo interbancario di tutela dei depositi).

21) Saldo del Debito Pubblico tramite gli euro ritirati col concambio;

Gli euro ritirati verranno utilizzati per saldare il vecchio debito pubblico rimborsabile in euro.

22) Eliminazione di tutte le tasse e gabelle non più necessarie per via del punto 20;

Le tasse sono state inventate nel quadro di un antico accordo criminale non scritto tra le istituzioni e la cupola bancaria, per spartirsi i frutti dell’ignoranza del pubblico. Le tasse si eliminano perché il gettito fiscale è sostituito dall’esercizio della sovranità monetaria (LEX MONETAE). Una volta che in Italia la moneta a corso legale diventa quella nazionale creata dal Tesoro, gli euro delle tasse non saranno più necessari per pagare le spese dello Stato. Inoltre, eliminando le tasse si elimina la prima causa d’inflazione dei prezzi (l’aumento dei costi) dei beni e servizi che – senza IVA, IRPEF e quant’altro – raggiungeranno prezzi al pubblico più accessibili. L’eliminazione delle tasse in sostanza si tramuterà – almeno – in un raddoppio del potere d’acquisto dei salari odierni di tutti i lavoratori, sia per il settore privato che per la Pubblica Amministrazione (PA). Gli imprenditori non avranno più bisogno di escogitare sistemi bizantini per evadere il fisco e portare il denaro all’estero. Tutti coloro che nel loro programma politico menzionano ancora qualsiasi tassazione, ancorché fosse dell’1%, o ignorano la realtà o la manipolano.            

23) Annullamento di tutti i debiti pregressi tra banche e Pubblica Amministrazione e vicecersa.

Con l’entrata in vigore della riforma, si riparte da zero poiché i bilanci delle banche e della PA sono viziati dall’errore contabile e sarebbe troppo oneroso ricostruirli storicamente al centesimo.

24) Il sistema bancario, dopo il concambio, non potrà creare depositi non coperti al 100% dal denaro nazionale prestato all’uopo dal Tesoro. Le Banche diventano davvero intermediarie e non più zecche contabilmente clandestine;

Qui si bonifica il sistema obbligando le banche a fare il lavoro dichiarato: prestare soldi che prendono in prestito dal Tesoro, non che creano dal nulla usurpando la sovranità monetaria della nazione. Si rovescia così, emendandolo, il rapporto tra popolo sovrano e banca.

25) Annullamento di tutti i debiti privati in corso con la PA e il sistema bancario con la rottamazione del relativo contenzioso giudiziario eventualmente in essere;

Tutti i debiti dei  privati nei confronti della P.A. e del sistema bancario verranno annullati una tantum a riparazione di quanto subito finora dal popolo. Se includiamo gli ultimi tre anni sarebbe già più che sufficiente… La misura permette anche di snellire notevolmente l’attività giudiziaria che, alla luce del falso contabile, appare indubbiamente surrettizia e persecutoria nei confronti di chi la moneta dal nulla non la crea…

26) Sospendiamo l’adesione ai trattati europei fino a quando non vengono risolti due punti essenziali:

1) Accertamento della frode nel meccanismo di contabilizzazione della creazione monetaria bancaria (BCE, SEBC, banche vigilate);
2) Accertamento dell’attuazione unanime di tutti i Paesi UE del Trattato ONU di Bando delle Armi Nucleari entrato già in vigore e vincolante dal 22 Gennaio 2021 (Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons, TPNW);

Questo è un punto importante poiché le istituzioni europee attuali sono anch’esse viziate dalla malacontabilità bancaria e devono esserne emendate, ovvero corrette, altrimenti diventano un pozzo senza fondo che sappiamo bene a beneficio di chi.

Inoltre, le ricadute radioattive dell’industria nucleare, propedeutica alle bombe, attaccano il nostro sistema immunitario rendendolo impotente davanti alle malattie anche più banali, come quelle respiratorie. Le bombe atomiche in Europa, oltreché renderci un obiettivo potenziale come sta succedendo con la guerra in Ucraina, sono già proibite dal Trattato ONU sottoscritto da oltre 50 nazioni (quando un trattato ONU è firmato da oltre 50 nazioni diventa vincolante) che le vieta e che per ora è stato dimenticato nel trambusto della sperimentazione coatta di massa della “vaccinazione” mRNA.

27) Interverremo affinché la Sovranità sulla moneta sia riconosciuta quota e parte della sovranità popolare e che questo venga sancito nella Costituzione Italiana. Interverremo sulla Convenzione del 1894 fra Banca d’Italia e Stato. Il servizio di Tesoreria dello Stato deve essere svolto dallo Stato.

È importante che la norma che attribuisce la sovranità monetaria al Tesoro, nel rispetto della rappresentanza del popolo, sia consolidata in Costituzione affinché nel futuro non si ripetano gli errori del passato. Nella Costituzione attuale la sovranità monetaria è solo accennata come potere statuale in contrapposizione alle Regioni nell’art. 117: [Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:  (…)
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; armonizzazione dei bilanci pubblici; perequazione delle risorse finanziarie;]

Convenzione tra  Banchieri e Stato:

“Il servizio di tesoreria per conto dello Stato è svolto dalla Banca d’Italia fin dal 1894. L’affidamento è stato prorogato da vari provvedimenti; l’ultimo, in ordine di tempo, è la legge 28 marzo 1991, n. 104, che ha portato da dieci a venti anni la durata della convenzione e ha introdotto il principio del rinnovo automatico, salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi entro cinque anni dalla scadenza. Poiché le parti non hanno esercitato il diritto alla disdetta entro il 31 dicembre 2005, l’affidamento del servizio è stato rinnovato tacitamente fino al 31 dicembre 2030.”

La Tesoreria dello Stato è una delle funzioni dello Stato. Lo Stato senza la gestione diretta ed assoluta della propria Tesoreria non è Stato. 

(a cura di M.Saba)