lunedì 17 marzo 2014
EUROBOND ? Un piano targato B.R.
EUROBOND ? Il Movimento 5 stelle non impara dalla storia ?
by The Money Doctor
Nel 1861 si ebbe l'unità d'Italia il cui scopo principale era di mixare (consolidare) il debito delle regioni-stato poiché il regno dei Savoia era indebitato venti volte tutte le altre regioni italiane messe assieme, e la prima legge unitaria fu appunto l'istituzione del GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO (1) Il debito pubblico italiano nasce da lì (2) e venne bloccato solo durante il fascismo quando lo stato si riappropriò - almeno in parte - della sovranità monetaria: nel 1944 l'Italia chiuse il bilancio con 23 miliardi di lire d'attivo. Ma ricominciò ben presto con le AM-LIre che gli "alleati dei banchieri" imposero fossero contabilizzate come debito di stato (3). Questo è il grande tabù segreto. Era un piano delle Brigate Rothschild che si ritrova oggi nel disegno europeo in cui - ad esempio Grillo - si propone l'emissione di Eurobond (4), di nuovo per consolidare il debito dei paesi membri. Non vi stupite quindi se Mandraghi si sogna di notte un "nuovissimo" GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO EUROPEO. Qualcosa di finanziariamente simile è successo negli Stati Uniti quando hanno mixato i derivati dai mutui buoni e cattivi (subprime) per consolidare il tutto - ed il risultato lo stiamo ancora pagando a nostre spese (5).
Note:
1) Wikipedia: "Per quello che riguarda il Regno d'Italia,il Gran Libro del Debito pubblico venne istituito dalla legge n° 94 del 10 luglio 1861 ("Legge colla quale è istituito il Gran Libro del Debito pubblico del Regno d'Italia"). Ad essa fece seguito, poche settimane dopo, la legge n° 174 del 4 agosto 1861 ("Legge d'unificazione dei Debiti pubblici d'Italia"), con la quale venivano iscritti nel "Gran Libro" i Debiti pubblici dei vari Stati preunitari.
3) La lunga vicenda della moneta di occupazione "americana" si concluse con la legge n. 3598 del 28 dicembre 1952, che obbligò il Ministero del Tesoro a rilasciare alla Banca d'Italia Buoni del Tesoro Ordinari per un ammontare corrispondente a quello delle fraudolente Am-lire ritirate e bruciate in seguito alla Convenzione del 1946. Questo doppio addebitamento all'Italia delle spese del falsario Alleato costituì il corpo principale dell'odioso debito pubblico del dopoguerra.
by The Money Doctor
Aldo Moro fece emettere 450 miliardi in biglietti di stato da 500 lire
Nel 1861 si ebbe l'unità d'Italia il cui scopo principale era di mixare (consolidare) il debito delle regioni-stato poiché il regno dei Savoia era indebitato venti volte tutte le altre regioni italiane messe assieme, e la prima legge unitaria fu appunto l'istituzione del GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO (1) Il debito pubblico italiano nasce da lì (2) e venne bloccato solo durante il fascismo quando lo stato si riappropriò - almeno in parte - della sovranità monetaria: nel 1944 l'Italia chiuse il bilancio con 23 miliardi di lire d'attivo. Ma ricominciò ben presto con le AM-LIre che gli "alleati dei banchieri" imposero fossero contabilizzate come debito di stato (3). Questo è il grande tabù segreto. Era un piano delle Brigate Rothschild che si ritrova oggi nel disegno europeo in cui - ad esempio Grillo - si propone l'emissione di Eurobond (4), di nuovo per consolidare il debito dei paesi membri. Non vi stupite quindi se Mandraghi si sogna di notte un "nuovissimo" GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO EUROPEO. Qualcosa di finanziariamente simile è successo negli Stati Uniti quando hanno mixato i derivati dai mutui buoni e cattivi (subprime) per consolidare il tutto - ed il risultato lo stiamo ancora pagando a nostre spese (5).
Note:
1) Wikipedia: "Per quello che riguarda il Regno d'Italia,il Gran Libro del Debito pubblico venne istituito dalla legge n° 94 del 10 luglio 1861 ("Legge colla quale è istituito il Gran Libro del Debito pubblico del Regno d'Italia"). Ad essa fece seguito, poche settimane dopo, la legge n° 174 del 4 agosto 1861 ("Legge d'unificazione dei Debiti pubblici d'Italia"), con la quale venivano iscritti nel "Gran Libro" i Debiti pubblici dei vari Stati preunitari.
Questi provvedimenti, voluti dal conte Pietro Bastogi, costituirono i primi provvedimenti tendenti ad unificare le finanze del neonato Stato italiano.
Il debito ammontava a circa 2374 milioni così ripartiti:
- Stati sardi: 1292 milioni
- Lombardia: 152 milioni
- Parma: 12 milioni
- Modena: 18 milioni
- Romagna: 19 milioni
- Marche: 5 milioni
- Umbria: 7 milioni
- Toscana: 139 milioni
- Napoli: 522 milioni
- Sicilia: 209 milioni
Questi debiti vennero convertiti per lo più in rendita consolidata al 5%.
2) “Il malcontento è grave, un senso di malessere si diffonde in tutte le classi della società. Le sorgenti della ricchezza vanno a disseccarsi. Noi facciamo il lavoro di Tantalo o di Penelope. Il signor Rothschild, re del milione, è, finanziariamente parlando, re dell’Italia” (Senatore Siotto-Pintor, Atti Parlamentari, Discussioni del Senato, sess. 1863-65, v. IV, p.3091.)
4) Eurobonds su wikipedia inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/Eurobonds Vedi anche:
L'euro senza eurobond è una camicia di forza
5) Subprime, lo spettro si riaggira in Italia
Multare i banchieri, invece di arrestarli ?
Multare i banchieri, invece che arrestarli, è uno scherzo goliardico di cattivo gusto o un modo sopraffino per incassare mazzette mascherate ?
by THE MONEY DOCTOR
Come i miei affezionati lettori già sapranno, si susseguono senza fine dei processi alla ciminalità bancaria che si concludono invariabilmente senza arresti ma con sanzioni pecuniarie (a parte alcune eccezioni esotiche). Gli ultimi casi clamorosi riguardano la manipolazione del LIBOR e dell'EURIBOR, i tassi di riferimento usati, ad esempio, per determinare l'usura tollerata. Quanti non hanno ingenuamente gioito alla notizia che l'asinina Commissione Europea aveva multato sei istituzioni finanziarie tra cui HSBC, Crédit Agricole e JPMorgan per 1,7 miliardi di euro ? Occorre ricordare che proprio le banche private sono le istituzioni che creano denaro a piacimento senza doverlo coprire né pagarci le tasse (lo nascondono nel passivo del bilancio facendo figurare false perdite). Già questa è una beffa atroce di cui le istituzioni non si sono mai ancora accorte. Ma crediamo davvero che multare un falsario NELLA STESSA MONETA FALSA CHE CREA sia un valido deterrente ? Ogni volta che la banca crea moneta "legale" già sottrae potere d'acquisto alla società (o almeno allo stato), se poi la usa per pagare una multa, sai che sforzo. Se proprio non vi va giù di mandare in galera i banchieri, perché UBI MAJOR...SOTO MAJÒR - come nella famosa scenetta della simulata sodomizzazione del trio di Aldo, Giovanni e Giacomo - allora multàtele facendole almeno pagare in natura, ovvero con beni propri personali già acquisiti (case, automobili, etc...). Almeno un pò di dolore forse lo sentono... Ma, niente. Me ne sono accorto solo io, ovviamente. Ma se invece questa macchietta ai danni del pubblico fosse analizzata a fondo, il giurista si renderebbe praticamente conto che multare le banche equivale a dividere il bottino ai danni della comunità, senza aumentare la ricchezza aggregata dello stato. Si crea solo ulteriore debito da sgnoraggio da parte delle banche nei confronti della comunità. E allora, non è che le istituzioni sono ormai d'accordo nel multare periodicamente le banche solo per dividere il bottino tra compagni di merende ? Voi che dite ? Nel dubbio, i banchieri, sarebbe meglio sempre arrestarli e basta. E buttare via la chiave, mi raccomando, senza lasciargli il portafoglio o le carte di credito in cella, sennò si ricomprano tutto in un battibaleno !
by THE MONEY DOCTOR
Come i miei affezionati lettori già sapranno, si susseguono senza fine dei processi alla ciminalità bancaria che si concludono invariabilmente senza arresti ma con sanzioni pecuniarie (a parte alcune eccezioni esotiche). Gli ultimi casi clamorosi riguardano la manipolazione del LIBOR e dell'EURIBOR, i tassi di riferimento usati, ad esempio, per determinare l'usura tollerata. Quanti non hanno ingenuamente gioito alla notizia che l'asinina Commissione Europea aveva multato sei istituzioni finanziarie tra cui HSBC, Crédit Agricole e JPMorgan per 1,7 miliardi di euro ? Occorre ricordare che proprio le banche private sono le istituzioni che creano denaro a piacimento senza doverlo coprire né pagarci le tasse (lo nascondono nel passivo del bilancio facendo figurare false perdite). Già questa è una beffa atroce di cui le istituzioni non si sono mai ancora accorte. Ma crediamo davvero che multare un falsario NELLA STESSA MONETA FALSA CHE CREA sia un valido deterrente ? Ogni volta che la banca crea moneta "legale" già sottrae potere d'acquisto alla società (o almeno allo stato), se poi la usa per pagare una multa, sai che sforzo. Se proprio non vi va giù di mandare in galera i banchieri, perché UBI MAJOR...SOTO MAJÒR - come nella famosa scenetta della simulata sodomizzazione del trio di Aldo, Giovanni e Giacomo - allora multàtele facendole almeno pagare in natura, ovvero con beni propri personali già acquisiti (case, automobili, etc...). Almeno un pò di dolore forse lo sentono... Ma, niente. Me ne sono accorto solo io, ovviamente. Ma se invece questa macchietta ai danni del pubblico fosse analizzata a fondo, il giurista si renderebbe praticamente conto che multare le banche equivale a dividere il bottino ai danni della comunità, senza aumentare la ricchezza aggregata dello stato. Si crea solo ulteriore debito da sgnoraggio da parte delle banche nei confronti della comunità. E allora, non è che le istituzioni sono ormai d'accordo nel multare periodicamente le banche solo per dividere il bottino tra compagni di merende ? Voi che dite ? Nel dubbio, i banchieri, sarebbe meglio sempre arrestarli e basta. E buttare via la chiave, mi raccomando, senza lasciargli il portafoglio o le carte di credito in cella, sennò si ricomprano tutto in un battibaleno !
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