Per liberarsi da Ianukovitch, l’Ucraina ha ceduto agli Stati Uniti le sue riserve d’oro
Nella notte di venerdì 7 marzo, verso le due del mattino un aereo è decollato dall’aeroporto di Boryspil, alla periferia di Kiev. Secondo il personale dell’aeroporto, pochi minuti prima del decollo uomini in uniforme e armati avevano caricato sull’aereo decine di casse che sembravano essere molto pesanti.
La notizia era stata data dal sito Iskra-News.info e poi ripresa da altri media. Alcuni giornalisti del sito erano stati contattati da un altro responsabile dell’ex governo ucraino il quale aveva spiegato che, su ordine dei nuovi dirigenti del paese, le riserve di oro dell’Ucraina erano state trasferite verso gli Stati Uniti.
Come la maggior parte delle informazioni provenienti dall’Ucraina, la prudenza è d’obbligo. Per alcuni osservatori tuttavia quello che è stato caricato sull’aereo in partenza verso gli Stati Uniti sarebbe il prezzo che gli americani hanno preteso per la liberazione dell’Ucraina dal regime del presidente Viktor Ianukovitch.
Ai giornalisti che chiedevano conferma del trasferimento, un portavoce della Federal Reserve di New York ha dichiarato che “nessuna indagine riguardante l’oro dell’Ucraina deve essere indirizzata verso la Federal Reserve. Chi desidera informazioni deve contattare la Banca nazionale dell’Ucraina.”