venerdì 15 novembre 2013

IL FOGLIO su EUROwitz: occorre un colpo di stato


La terza e ultima puntata del saggio del professor Guarino

L’alleanza per cambiare l’euro

Ristabilire la legalità dei Trattati e rivitalizzare la democrazia. La strategia in un saggio di diritto

Il 1° gennaio 1999 è stata immessa sui mercati la moneta disciplinata dal regolamento 1466/97. Se si accerterà che la disciplina del regolamento è diversa, anzi opposta rispetto a quella del Tue, bisognerà concludere che l’euro circolante dal 1° gennaio 1999 è un’altra moneta rispetto a quella del Trattato. Questa nuova moneta usa il nome e i simboli di quella voluta dal Trattato. La moneta disciplinata dal Trattato è l’unica “autentica”. Non essendo avvenuto il suo lancio né alla data stabilita, né in qualsiasi altra successiva, l’“euro autentico” è una moneta mai nata. Quella che usurpa il suo nome, e che è stata presentata come se fosse quella del Trattato e in quanto tale accettata nei mercati, è una moneta falsa che, nascoste le proprie natura e identità, si appropria di quelle dell’euro autentico.

Cosa fare, dunque? 
Non è facile a dirsi. Vi è un ostacolo che potrebbe considerarsi dirimente. Si aggiungono ostacoli connessi. L’ostacolo dirimente è conseguenza diretta della inesistenza di un vertice politico. L’Ue e l’Eurozona costituiscono un organismo “robotizzato” complesso. I titolari degli organi, a tutti i livelli, compresi quelli più elevati, sono tenuti a osservare e a far osservare le norme in vigore. L’avrebbero dovuto fare i titolari degli organi negli anni 1996-1999. Non lo fecero. Purtroppo lo fanno oggi. Vi sono costretti!
Per derobotizzare il sistema occorrerebbe un colpo di stato, diretto alla creazione di un nuovo regime (democratico) o quanto meno per reintrodurre, sia pur tardivamente, quello soppresso nel 1999.