Considerazioni sulla M.M.T. - Modern Money Theory
Di recente va di moda parlare della M.M.T., Moder Money Theory, una teoria che cercano di farla passare come la panacea di tutti i mali, la soluzione migliore da applicare all'odierno sistema economico diretto al baratro.
Prima di analizzare questa teoria, vediamo però quali sono i presupposti su cui si basa.
Premesso che la M.M.T. non si basa sulla sovranità monetaria nelle mani dello Stato e conserva pertanto sempre 3 soggetti distinti nel contesto della politica economica: lo Stato (il Tesoro)-pubblico, la Banca Centrale(BC)-privata e le banche commerciali-private.
Inoltre, tutto il sistema raffigurato dalla MMT si basa sulla FIAT MONEY, ossia moneta a corso forzoso che altro non è che un credito d'imposta non supportato da alcun bene tangibile.
La Fiat Money nasce nel 1971 quando il presidente americano Nixon decise che il dollaro, prima ancorato all'oro (gold standard), dovesse abbandonare la convertibilità.
Da allora chi emette moneta può stampare tutta la moneta che vuole senza correrarla ad un bene tangibile, come poteva essere un tempo l'oro o l'argento.
Warren Mosler, uno dei grandi sostenitori della MMT, afferma:
"Lo scopo di questo lavoro è di dimostrare in modo chiaro, attraverso la pura forza della logica, che gran parte del dibattito pubblico di oggi su molte delle questioni economiche non è valido, spesso arrivando addirittura a confondere i costi con i benefici. Questo non è un lavoro su come dovrebbe funzionare il sistema finanziario. Si tratta di un tentativo di fornire una conoscenza precisa del sistema fiat money, sistema molto efficace attualmente in vigore."
In sostanza la MMT afferma che non bisogna avere paura di generare deficit di bilancio (uscite > entrate) e, anzi, creare deficit è una cosa buona, perchè significa che la spesa pubblica (uscite) è maggiore delle tasse (entrate), e così facendo aumenta il risparmio dei privati e allo stesso tempo aumentano i consumi, e l'economia gira bene.
G - T = S - I
(G=spesa pubblica; T=tasse; S=risparmio; I=investimento)
Dove se G > T si avrà un deficit di bilancio.
Inoltre secondo la M.M.T. le tasse non servono a finanziare il governo (che con la fiat money può usare tutta la moneta che vuole), bensì sono solo uno strumento politico per regolare inflazione e disoccupazione.
Precisazione importante. La M.M.T. precisa che le banche sono obbligate per legge a detenere presso la Banca Centrale (Federal Reserve o BCE) delle riserve obbligatorie in percentuale dei depositi. Con l'obbligo di riserva la BC non può influenzare l'offerta di moneta, ma solo il tasso di interesse interbancario (ossia il costo del denaro). Le riserve necessarie vengono sempre contabilizzate in un periodo successivo (sfasamento di 2 giorni), quindi la BC sostiene le banche commerciali fornendo loro tutte la moneta necessaria.
Fino a quando la BC ha il mandato di mantenere un certo Tasso Ufficiale di Sconto (ossia il tasso di interesse con cui la Banca centrale concede prestiti alle altre banche), la dimensione dei suoi acquisti e vendite di debito pubblico non è discrezionale.
QUALI SONO GLI ERRORI IN CUI INCORRE M.M.T.?
1) avendo una politica monetaria soggiogata all'obbligo legale della riserva frazionaria, non risulta vero che lo Stato possa generare una spesa pubblica infinita, perchè per farlo avrebbe bisogno di chi compra Titoli di Stato.
Secondo il modello MMT la BC sarebbe pronta ad emettere fiat money, concederla alla banche commerciali le quali acquisterebbero Titoli di Stato.
Tutto ciò potrebbe non verificarsi, visto che gli investitori privati potrebbero decidere di non acquistare quei Titoli e magari dirigersi verso altri mercati che hanno una diversa regolamentazione o che risultino più convenienti (o diversificare es.: comprando oro) e, magari, con rendimenti più alti.
Del resto è la stessa M.M.T. ad affermare che l'aumento di spesa pubblica che genera un surplus di riserve, che genera un abbassamento del tasso di interesse, è valido solo nel breve periodo, mentre nel lungo periodo i Titoli possono non essere desiderati ed acquistati sul mercato.
2) il concetto di deficit di bilancio all'infinito non è ammissibile in un contesto in cui, ad esempio nella normativa europea, si prevede addirittura il "pareggio di bilancio" da inserire nelle Costituzioni dei singoli Stati.
3) Dire che serve il deficit (G > T) per aumentare il risparmio privato e favorire i consumi è sbagliato, perchè per aumentare il risparmio non è necessario generare deficit; il risparmio può aumentare magari perchè la gente riduce i consumi e risparmia di più (a causa di tassi di interesse e alla loro aspettativa di oneri fiscali più elevati in futuro), ma può anche accadere che vadano giù gli investimenti del settore privato.
CONCLUSIONI
La M.M.T. è una teoria post-keynesiana e senza dubbio migliore di tante altre soluzioni economiche liberiste che non hanno nè capo nè coda e porterebbe senza dubbio anche ad alcuni vantaggi nel breve periodo, ma ritengo sbagliato lasciare la spesa pubblica, essenziale per lo sviluppo della collettività, ancorata alle riserve obbligatorie.
Lasciare, quindi, la politica monetaria vincolante, nel suo funzionamento, all'operato di banche centrali private e di banche commerciali private non porterebbe ad alcun grande beneficio.
Solo trasferendo la sovranità monetaria interamente nelle mani dello Stato si potrà garantire a questo ultimo di finanziare la spesa pubblica senza vincoli da parte di organismi privati, originando occupazione per soddisfare l'erogazione di beni\servizi alla collettività, e qualora non ci fosse una piena occupazione i consumi sarebbero favoriti dall'introduzione del reddito di cittadinanza. In ogni modo si favorirebbero i consumi e allo stesso tempo anche le tasse potrebbero attestarsi su livelli nulli od irrisori, quel tanto che basta a regolare l'inflazione (N.B.: non si genera inflazione se la moneta che stampi e crei ex nihilo viene adoperata per creare ed offrire beni e servizi alla collettività).
In sostanza si conseguirebbero gli stessi obiettivi che vorrebbe realizzare la M.M.T., con la differenza che lo Stato non sarebbe sottomesso alle banche e al mercato finanziario, ma sarebbe detentore di una politica monetaria veramente autonoma da potentati privati che si spacciano per enti pubblici.
Se siamo in queste condizioni di crisi economica, obbligati a misure di austerity e di malessere collettivo, lo dobbiamo al fatto che, finora, la nostra politica monetaria è stata gestita da una lobby bancaria priva di morale. Pertanto l'unica via di svolta si avrà soltanto nel momento in cui questi infidi potentati bancari saranno totalmente esclusi dai processi regolatori che strutturano la politica economica di un Paese.
FONTI:
http://modernmoneytheory.blogspot.com/
http://vocidallestero.blogspot.com/p/economia-della-valuta-flessibile.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Modern_Monetary_Theory
http://pragcap.com/resources/understanding-modern-monetary-system
http://bilbo.economicoutlook.net/blog/?p=9198
http://krugman.blogs.nytimes.com/2011/03/25/deficits-and-the-printing-press-somewhat-wonkish/
http://mises.org/daily/5260/The-UpsideDown-World-of-MMT
Non è un caso che chi propugna la MMT sia proprio Paolo Barnard, un noto "spin-doctor" in cerca d'autore...
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