BANCHE: LANNUTTI-TREFILETTI, ZALESKY SI GODE LA SUA PENSIONE, DOPO AVER AVUTO MILIARDI DI EURO
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(AGERNPARL) - Roma, 10 mar - "Se Romain Zaleski, azionista della Carlo Tassara, esposto con 2 miliardi di euro con le banche ‘amiche’ costate centinaia di milioni di euro in accantonamenti e sofferenze su crediti, a chi gli faceva notare (a margine dell'assemblea Mittel), che le banche non 'godono' dell'eredità della Tassara, ha risposto che ‘si gode la sua pensione’, non si può dire altrettanto di tanti piccoli imprenditori strangolati ed usurati dal sistema bancario, costretti a chiudere ed a licenziare i propri dipendenti, che vedono come un miraggio la loro pensione. La Banca d’Italia, che dovrebbe avere il dovere di vigilare certificando la prudente gestione del credito e del risparmio, non ha nulla da eccepire su un sistema bancario, che presta a Carlo Tassara 2 miliardi di euro senza garanzie reali, con l’unico garante quel capitalismo di relazione composto da banchieri ‘amici’, che negano poche migliaia di euro ad artigiani e commercianti, costringendoli a chiudere le loro attività, mentre affidano 8 miliardi di euro, il 10% dei crediti totali alle imprese per accrescere così la voragine delle sofferenze ? Con quale coraggio l’Abi ed i banchieri di sistema, invocano aiuti pubblici per sanare con una bad bank, gli allegri affidamenti ad amici e compari?".
Lo affermano in una nota congiunta Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori).
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