giovedì 14 marzo 2013

Venezuela: misure per creare una nuova base materiale

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Il PCV propone misure per creare una nuova base materiale verso la transizione socialista
 
Tribuna Popular | tribuna-popular.org
Caracas, 25/02/2013
Il Partito Comunista del Venezuela (PCV) ha proposto questa mattina che lo Stato venezuelano assuma il monopolio sulle importazioni per porre fine alla speculazione e la fuga di dollari dal paese fatta da uomini d'affari senza scrupoli. Tutto questo nel quadro di una serie di misure economiche dirette a passare dallo Stato capitalista dipendente, rentier e improduttivo che ancora esiste, per creare una base sociale produttiva in Venezuela.

Oscar Figuera nel precisare alcune delle misure economiche avanzate, ha chiarito che il PCV non sta proponendo misure di carattere socialista, ma misure transitorie per creare la base materiale di sviluppo che permetta la costruzione futura del socialismo.
"Non stiamo proponendo, né proporremo misure che possono considerarsi socialiste, perché se non abbiamo creato la base materiale, né abbiamo trasformato la base materiale di carattere capitalistico, è molto difficile oggi proporre misure socialiste", ha affermato.
Il Partito Comunista ha sviluppato lo scorso fine settimana una giornata di analisi dell'economia venezuelana, nel suo carattere capitalistico dipendente, rentier, mono-esportatore e multi-importatore, molto inefficiente e poco produttivo, le distorsioni che presenta il suo sviluppo e la necessità di sviluppare misure, che non solo sono destinate a risolvere situazioni imminenti che si presentano nella macroeconomia, ma che puntano all'approfondimento delle trasformazioni dell'economia "che consentano davvero, di aprire in prospettiva a un processo che va oltre il quadro del capitalismo per avanzare nella fase di transizione al socialismo", ha detto Figuera.
"Dal punto di vista del Partito Comunista, nonostante tutte le conquiste che questo processo (governo bolivariano) ha significato per il popolo venezuelano, in particolare il tentativo di porre rimedio al grande debito sociale storico che ha con la maggior parte del popolo - istruzione, alimentazione, alloggi e l'innalzamento della qualità della vita - riteniamo che ancora non si stia avanzando nella direzione della costruzione della base materiale e dello sviluppo delle forze produttive necessario, fondamentale per poter parlare di una fase di transizione nella direzione della costruzione della società socialista ", ha precisato il segretario generale del PCV.
Per questo il PCV non propone misure che possono essere di carattere socialista, perché la sua base materiale non si è ancora costruita, ma proposte che vanno nella direzione della costruzione della sua base materiale.
"Quello che proponiamo è un insieme di proposte per spezzare la spina dorsale, il modello rentier e di accumulazione parassitaria che continua ad esistere nel nostro paese", ha detto Figuera, ribadendo la valutazione positiva degli immensi progressi sociali raggiunti dal popolo in questi 14 anni del governo del presidente Chavez.
Proposte
Alcuni delle misure che ha delineato il dirigente comunista alla stampa, fanno parte del Programma del Partito Comunista del Venezuela attualmente in vigore e che è andato sviluppandosi tra Congresso e Congresso.
1 - Lo Stato deve esercitare il monopolio assoluto sul commercio estero. Il PCV ritiene che esistano le condizioni per cui lo Stato eserciti il monopolio assoluto, sia nelle esportazioni che nelle importazioni.
Nelle esportazioni, che sono fondamentalmente di carattere petrolifero, già esiste il monopolio su di esse da parte dello Stato venezuelano. "Ma una delle segnalazioni fatte riguardo al Sistema di transazioni per i titoli in valuta estera (SITME) e alla Commissione nazionale di amministrazione delle valute (CADIVI) è come, il Sitme, sia stato indebitamente usato per settori che richiedono dollari per importare merci che alla fine non arrivano. Questo è necessario controllarlo", ha detto Figuera. Il SITME è stato utilizzato per introdurre dollari nel paese e reindirizzarli nel mercato speculativo, senza alcun controllo.
Pertanto, il PCV ritiene sia necessario che una delle iniziative da adottare sia di decretare che l'acquisizione di beni importati venga effettuata solo attraverso un organismo centrale dello Stato venezuelano.
2 - E' giunto il momento della nazionalizzazione della Banca venezuelana. Si tratta di una misura necessaria per porre fine alla speculazione delle valute nel paese.
3 - Industrializzazione del paese. Questa misura, insieme con le precedenti, dovrebbe dare impulso all'industrializzazione del paese, cosa che non è mai esistita in Venezuela, giacché il sistema capitalista si è dedicato solo ad appropriarsi della rendita petrolifera a beneficio di pochi. Con essa si deve avanzare nella trasformazione dell'economia venezuelana.
4 - Adozione di una serie di misure compensative per "l'aggiustamento dei tassi di cambio". Oltre alle misure in corso di attuazione da parte del governo venezuelano attraverso le catene di commercializzazione di alimenti - Mercal, Pdval - che sono strumenti di sussidio diretto al popolo venezuelano, come il sistema pensionistico che raggiunge già più di 2 milioni di beneficiari.
Oltre a questo, il PCV propone l'aumento del salario minimo, la cui percentuale è in fase di studio da parte del Partito e sarà resa pubblica a breve, entro il mese di maggio, quando il governo - come ha fatto nel corso di questi anni - annuncerà il suo riallineamento.
Ma questo aumento deve svilupparsi intorno ai salari superiori in forma scaglionata e progressiva in base al reddito delle persone.
Altre misure, il cui dovere è dello Stato venezuelano, riguardano la promozione della discussione dei Contratti Collettivi.
Per il PCV, nel quadro del contesto in cui si trova la società venezuelana, che si riflette nelle importanti conquiste del popolo, i lavoratori le terranno in considerazione al momento della discussione dei Contratti Collettivi.
Inoltre, "l'esercizio delle discussioni dei Contratti Collettivi eleva la coscienza e i livelli di organizzazione dei lavoratori e lavoratrici", ha sottolineato Figuera.
Per il PCV, in una genuina rivoluzione l'interesse è che i lavoratori e le lavoratrici elevino il loro livello di coscienza e di organizzazione, al fine di svolgere un ruolo maggiormente protagonista nel processo di cambiamento.
Il tema delle discussioni dei Contratti Collettivi, in ​​ogni momento è fondamentale, "ma in questo momento consideriamo che vi sia un ruolo determinante nell'attenzione delle richieste della classe lavoratrice venezuelana".

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