giovedì 14 novembre 2013

Venezuela: piano nazionale contro gli oligarchi

www.resistenze.org - popoli resistenti - venezuela - 13-11-13 - n. 474
Governo vara piano nazionale di lotta contro la speculazione e le inefficenze
Tribuna Popular | prensapcv.wordpress.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare - 
06/11/2013

Il Presidente della Repubblica, Nicolas Maduro, ha annunciato mercoledì (6 novembre, ndt) a Miraflores le misure da prendere per affrontare la guerra economica, per proteggere il popolo dalla scarsità e dai meccanismi di speculazione.
Maduro ha delineato come priorità la riorganizzazione e il profondo riassetto di "tutti gli organi e le politiche economiche esistenti per stabilizzare la produzione, il trasporto, l'approvvigionamento e il commercio equo, così come la formazione di un sano sistema monetario".
Allo stesso modo, regolare e riordinare l'intero sistema dei prezzi dei prodotti di prima necessità, "senza peraltro sospendere la costruzione del nuovo, dobbiamo raddoppiare l'intero sistema di distribuzione del cibo, occorre approfondire e rompere la situazione di stallo che si è abbattuta nella costruzione del socialismo".
Il presidente ha annunciato che a partire da mercoledì "inizia, sulla base di un regime speciale e di decreti da adottare, una vasta operazione nazionale di lotta contro la speculazione e le inefficenze".
Con questo regime, "andiamo fino all'ultimo livello della catena produttiva, andremo fino al negozio, sarà una grande operazione di equilibrio e di vigilanza".
Questo piano include un vasto processo per individuare i sistemi fraudolenti di tariffazione dei prezzi, perché "andiamo alla costituzione e rispetto del sistema di prezzi equi".
L'attività sarà attuata dalla Soprintendenza Nazionale dei Costi e dei Prezzi (Sundecop) e dall'Istituto per la Tutela all'Accesso ai Beni e ai Servizi (Indepabis). Tali soggetti faranno una revisione e citeranno tra l'altro quei siti web che offrono beni (automobili e immobili) a prezzi elevati per questi prodotti, cosa che "costituisce un volgare furto, segno di un capitalismo ladrone e parassita".
Il Capo dello Stato ha anche annunciato la creazione di un Fondo Speciale di Compensazione per la Stabilizzazione dei Prezzi dei Prodotti di Consumo, questo per dare a imprenditori e al settore produttivo sovvenzioni e incentivi per migliorare la produttività e l'efficienza.

Obiettivi del Piano Economico:



Creazione del Centro Nazionale di Commercio Estero


Al fine di combattere il cosiddetto "cadivismo" e proteggere la moneta del popolo venezuelano, il Governo Bolivariano ha creato il Centro Nazionale di Commercio Estero, in base al decreto pubblicato questo giovedì 7 novembre.

Come ha spiegato il Presidente, il Centro Nazionale di Commercio Estero dirigerà tutta la politica di amministrazione delle divise d'importazione e lo stimolo per le esportazioni.

In questo senso, tutti gli organismi legati all'amministrazione dello Stato per le valute, finanziamento del commercio estero e altre attività correlate, saranno disciplinate dal Centro Nazionale di Commercio Estero, includendo immediatamente la Commissione di Amministrazione di Valute (Cadivi), il Sistema Complementare di Amministrazione di Valute (Sicad), la Banca per il Commercio Estero (Bancoex) e le attività della banca pubblica legate a questa materia.

"E' un centro di comando, pianificazione, conduzione di una nuova fase; il nuovo ordine economico, le nuove istituzioni, i nuovi meccanismi che permettono di evitare le lacune strumentalizzate dai nemici della Patria dovute alla mancanza di pianificazione, di controllo preliminare e posteriore. E' una grande sfida" ha dichiarato.

Inoltre, come strumento principale del Centro Nazionale di Commercio Estero, si crea la Corporazione Nazionale del Commercio Estero, che avrà lo scopo di articolare la rete di imprese pubbliche al commercio estero, l'importazione e l'esportazione, mentre appositamente convaliderà in modo speciale le imprese private nazionali e internazionali.

Così vengono registrate immediatamente a questo ente le imprese legate ai rami specializzati dell'apparato industriale e produttivo del Paese, come è il caso Bariven e la Corporation di Fornitura e Servizi Agricoli (Casa), Forniture Venezuelane Industriali C.A. (Suvinca), tra gli altri.

Il Presidente ha spiegato che quest'anno, a tutt'oggi, lo Stato venezuelano ha investito 6 miliardi di dollari, direttamente dalle entrate della nazione; mentre il settore privato ha ottenuto più di 33 miliardi di dollari, ossia il 40% di surplus di valuta per il settore privato.

"Dobbiamo prendere decisioni radicali per il controllo effettivo degli interi proventi del petrolio, per gli investimenti nell'economia e nella società, qualunque cosa succeda costi quel che costi", ha detto il capo dello Stato.

Come spiegato, si tratta di nuovi meccanismi economici per la transizione al socialismo, in vista del quale si realizzerà anche il riordino del Gabinetto Economico e del Consiglio dei Vicepresidenti, misura che comprende una serie di decisioni, tra cui l'istituzione del bilancio nazionale dello Stato in valute, per la spesa del Governo nazionale e regionale.

"Così metteremo tutte le esigenze di budget, calcolate; con la certezza assoluta che saranno usate per le reali esigenze dello Stato ( ... ), dell'investimento diretto in dollari alle comunità, ai consigli comunali ( ... ); cercando di ottimizzare l'investimento di ogni dollaro che appartiene alla Repubblica", ha detto Maduro.

Maduro: Non possiamo permettere che continuino ad usare i mezzi di comunicazione per la guerra psicologica

"Dobbiamo denunciarli e agire legalmente, non possiamo permettere, e chiedo il sostegno di tutto il paese, che si continuino ad utilizzare i mezzi di comunicazione come sono stati utilizzati negli scorsi anni e quest'anno per la guerra psicologica. Non c'è paese al mondo in cui è permesso" ha detto.

Nel Consiglio Federale del Governo, svoltosi presso il Salone Ayacucho del Palazzo Presidenziale, il presidente ha affermato che sono stati valutati diversi fattori atti ad affrontare le politiche sviluppate nella "guerra silenziosa intrapresa dai settori disperati della destra".

Maduro ha anche detto che alcuni proprietari di giornali venezuelani che hanno sede negli Stati Uniti hanno speculato sulle informazioni relative al settore alimentare.

"Quale Paese attraversa una guerra con queste caratteristiche?" ha domandato.

Ha accusato questi quotidiani di fare una guerra psicologica: lavorano come organo di propaganda in cerca di una destabilizzazione, alimentata con falsi titoli, per generare una crisi nella produzione di benzina.

"Non si limitano ad attaccare il settore alimentare, quello dell'energia elettrica, ma adesso attaccano anche la produzione della benzina", ha dichiarato sulla base del titolo di un giornale venezuelano.

Inoltre ha sostenuto che questa campagna silenziosa da parte dei media privati ​​è del tutto in violazione della Costituzione e della legge, elaborata da "menti perverse".

"La rancida oligarchia de El Universal non può disconoscere l'enorme sforzo che abbiamo fatto perché il popolo possa avere provviste di cibo in casa, l'enorme sforzo nazionale di produzione; abbiamo superato il record di produzione in diversi settori", ha osservato.

Inoltre, ancora una volta ha invitato il popolo venezuelano a essere vigile e a combattere la guerra psicologica che in questi ultimi mesi sta attaccando l'economia del paese e la distribuzione di prodotti di base essenziali.

"Chiedo a tutto il paese, a tutto il nostro popolo, facendo appello al senso di responsabilità e di amore. Raggiungiamo un punto d'equilibrio necessario nel consumo e nella battaglia contro la guerra psicologica".

Il capo dell'Esecutivo, riunito in plenaria con parte dei ministri, governatori del paese e molti altri portavoce dei vari sindaci, ha sottolineato che il popolo venezuelano conta su alti redditi che consentono l'acquisizione di beni e prodotti, chiamando pertanto i venezuelani ad agire con coscienza di fronte al caos che "le menti sudicie da Miami " hanno pianificato per colpire l'economia.

"Questo non è un compito per un uomo o di un gruppo, è un compito nazionale, è la battaglia, è la lotta per vincere la guerra economica ( ... ), è la guerra di tutto il popolo per far rispettare la pace e la stabilità".

Piano cospiratore che vuole ripetere il golpe di Stato del 2002

Il Capo dello Stato ha spiegato che questo piano include meccanismi di finanziamento estero per sostenere atti di sabotaggio ai servizi pubblici, in particolare al sistema elettrico, che permettono di incolpare il governo di negligenza.

Tutto questo piano cerca di creare situazioni caotiche per portare il paese ad una crisi che "faciliti l'intervento degli Stati Uniti e della NATO", ha dichiarato presso il Salone Ayacucho del Palazzo di Miraflores.

Esso prevede inoltre la manipolazione mediatica, che diffonda nel mondo l'immagine di crisi in Venezuela, "simile a quella che abbiamo conosciuto nel 2002".

Inoltre "vogliono contrattare con gruppi militari attivi e in pensionamento per espandere la campagna diretta a screditare lo Stato. Cercano di dividere la nostra Forza Armata Nazionale Bolivariana".

Il capo dello Stato ha chiamato "alla massima allerta morale e alla massima disciplina", senza sottovalutare questi fattori, "dobbiamo reagire preventivamente e se la loro guerra è silenziosa, noi dobbiamo dargli un volto".

"Noi non possiamo passare quello che successe nel 2002 ", ha detto, nel valutare il danno profondo fatto al paese, "ai parrucconi dell'oligarchia non importano le sorti del paese, loro sono motivati ​​dalla loro ambizione personale e dalla loro ambizione politica".

Al contrario, ha affermato che la Rivoluzione Bolivariana è una garanzia di pace per il Paese, "noi siamo una realtà da vent'anni, un progetto concreto e la Costituzione bolivariana l'abbiamo grazie a Chavez".



Il PCV appoggia la lotta contro la speculazione e l'usura della borghesia

PCV | prensapcv.wordpress.com
Traduzione per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/11/2013

L'Ufficio Politico del Partito Comunista del Venezuela (PCV) ha dato pieno sostegno al governo nazionale e alle istituzioni dello Stato, nella lotta che stanno conducendo contro la speculazione, l'usura e la corruzione perpetrate dalla borghesia venezuelana contro il salario dei lavoratori e lavoratrici.

"Il Partito Comunista sostiene le misure in via di attuazione contro la speculazione e l'accaparramento. Ci preme sottolineare che si sta rivelando nella pratica che una componente importante dell'inflazione è dovuta all'accaparramento, alla speculazione e al sabotaggio produttivo", ha detto il Segretario Generale del Partito, compagno Oscar Figuera.

Figuera ha denunciato che ci sono imprenditori che riducono la catena di produzione per limitare la consegna dei beni di prima necessità alla popolazione.

"Abbiamo detto in molte occasioni e questo problema lo abbiamo sollevato anche nella vicepresidenza, con gli stessi lavoratori e lavoratrici e non abbiamo ricevuto le risposte dovute", ha sottolineato il dirigente comunista.

Per il PCV, l'occupazione di negozi e la vendita dei prodotti sotto la supervisione diventa una necessità e una responsabilità del governo e dello Stato venezuelano diretto a colpire la speculazione nel paese.

"Ai settori del commercio speculativo ciò che interessa è il massimo guadagno e non gli interessa difendere il reddito venezuelano", ha aggiunto.

Pertanto, il Partito Comunista del Venezuela ribadisce che questi settori privati non devono ricevere dollari in nessun modo e lo Stato deve monopolizzare le importazioni attraverso la nazionalizzazione delle importazioni e il commercio estero.

"Costoro non cambieranno la loro essenza e natura, perché il Presidente della Repubblica o alcuni di noi li chiamano a riflettere. No, essi non riflettono, agiscono solo sulla base del massimo profitto", ha concluso.

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