venerdì 20 giugno 2014

WikiLeaks: ecco l’accordo segreto di lobby e governi

WikiLeaks: ecco l’accordo segreto di lobby e governi per il liberismo selvaggio



Si chiama Tisa (Trade in services agreement) il documento che l’Espresso è in grado di rivelare grazie all’organizzazione di Assange. Un trattato internazionale di lobby e governi per liberalizzare i servizi: dalla finanza ai dati personali, dalla sanità alle assicurazioni. Sarebbe la vittoria definitiva della finanza sulla politica
wikileaks
19 giugno – Un trattato internazionale che potrebbe avere enormi conseguenze per lavoratori e cittadini italiani e, in generale, per miliardi di persone nel mondo, privatizzando ancora di più servizi fondamentali, come banche, sanità, trasporti, istruzione, su pressione di grandi lobby e multinazionali. Un accordo che viene negoziato nel segreto assoluto e che, secondo le disposizioni, non può essere rivelato per cinque anni anche dopo la sua approvazione.
L’Espresso è in grado di rivelare parte dei contenuti del trattato grazie a WikiLeaks, l’organizzazione di Julian Assange, che lo pubblica in esclusiva con il nostro giornale e con un team di media internazionali, tra cui il quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”. Una pubblicazione che avviene proprio in occasione dell’anniversario dei due anni che Julian Assange ha finora trascorso da recluso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, come ricorda l’organizzazione .
Scrive Wikileaks:
Gli Stati Uniti e l’Unione europea sono i principali fautori dell’accordo, e della maggior parte dei cambiamenti congiunti, che copre anche il flusso transfrontaliero dei dati personali. In una significativa manovra anti-trasparenza dalle parti, il progetto è stato classificato segreto, non solo durante i negoziati, ma per cinque anni dopo l’entrata in vigore del Tisa.
Nonostante i fallimenti della regolamentazione finanziaria evidente durante la crisi globale, i sostenitori di TISA mirano a liberalizzare ulteriormente i mercati dei servizi finanziari globali. Il progetto Servizi Finanziari allegato stabilisce anche le norme per aiutare l’espansione delle finanziarie multinazionali in altre nazioni – con sede principalmente a New York, Londra, Parigi e Francoforte -  impedendo ostacoli normativi.

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