Comunicato stampa, 9 settembre 2016
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Gentili giornaliste, egregi giornalisti,
Il 5
settembre la KPMG Iceland, ad una conferenza di alto livello, ha presentato la
prima relazione comparativa mondiale sui sistemi monetari. È stato comparato il
diffuso sistema di riserva frazionaria con il sistema di moneta intera, sul
quale la Svizzera presto voterà. La relazione è stata effettuata su incarico
del Presidente islandese ed è di grande rilevanza per la Svizzera.
Nel
comunicato stampa sottostante trovate ulteriori informazioni. Vi ringraziamo per tenerne conto nella vostra cronaca.
Tante grazie e cordiali saluti,
Konstantin
Demeter (Comitato d'iniziativa/coordinatore Ticino):
076 437 88 92, ti@vollgeld-initiative.ch, konstantin.demeter@moneta-intera.ch
Sergio Morandi (Gruppo regionale Ticino):
078 712 91 25, sergio.morandi@gemwm.ch
Raffael
Wüthrich (attività mediatica):
078
817 01 47, raffael.wuethrich@vollgeld-initiative.ch
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Relazione KPMG riconosce i vantaggi della moneta intera
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Reykjavik/Islanda
– Il 5 settembre la KPMG Iceland, ad una conferenza di alto livello, ha
presentato la prima relazione comparativa mondiale sui sistemi monetari. È
stato comparato il diffuso sistema di riserva frazionaria con il sistema di
moneta intera, sul quale la Svizzera presto voterà. La relazione è stata
effettuata su incarico del Presidente islandese ed è di grande rilevanza per la
Svizzera.
La conferenza è
stata aperta da Sigurdur Ingi Johannsson, Primo Ministro dell’Islanda. Hanno
poi avuto la parola Mar Gudmundsson, Presidente della Banca centrale e Martin
Wolf, capo economista del "Financial Times".
Gli economisti concordano: la moneta intera riduce i
debiti
Il
punto centrale della relazione della KPMG è una panoramica del consenso
accademico: il sistema di
moneta intera ridurrebbe i debiti pubblici e privati e comporterebbe
meno
inflazione e meno rischi sistemici, come ad esempio le corse agli
sportelli. A seconda del modello economico considerato nell’analisi,
i vantaggi della moneta intera sarebbero enormi: migliora il controllo
dei
cicli congiunturali, permette un'economia senza inflazione e riduce il
debito
pubblico.
KPMG conferma la creazione di denaro dal nulla
La
KPMG Iceland conferma inoltre che oggi le banche creano denaro quando concedono
crediti. In un sistema di moneta intera le banche continuerebbero a concedere
crediti, ma dovrebbero dapprima ottenere il denaro necessario dai
risparmiatori, da altre banche o dalla Banca nazionale. Questo è il caso già
oggi per la maggioranza dei fornitori di servizi finanziari, osserva KPMG.
Conti sicuri grazie alla moneta intera
La relazione
della KPMG mostra poi che con un sistema di moneta intera le transazioni dei
cittadini e delle imprese non sarebbero più integrati nei bilanci delle banche.
Perciò in un sistema di moneta intera le banche potrebbero fallire senza
causare un caos economico e senza che il denaro dei cittadini e delle imprese
scompaia. KPMG evidenzia poi anche l’internazionalità del dibattito sulla
moneta intera e fa un punto della situazione negli Stati Uniti, in Inghilterra,
in Olanda, in Francia ed in Svizzera. Nell’International Movement for Money
Reform (IMMR) sono raggruppati globalmente oltre 20 movimenti di riforma
monetaria.
Abbondanza o stretta del credito?
Secondo KPMG gli
economisti non concordano sulla questione se con la moneta intera per le
imprese sia più semplice o più difficile ottenere crediti e se i rispettivi
interessi si alzino o si abbassino. In Svizzera ciò sarebbe regolato inequivocabilmente
dalla Costituzione: il Testo d’iniziativa obbliga la Banca nazionale svizzera a
garantire “lʼapprovvigionamento creditizio dellʼeconomia tramite i fornitori di
servizi finanziari.” (Art. 99a, cpv 1). Ancora più chiaro è l’Articolo 197, n. 12, cpv 2: “In
particolare durante il periodo transitorio la Banca nazionale svizzera provvede
affinché non si crei scarsità o eccedenza di denaro. Durante questo periodo può
concedere ai fornitori di servizi finanziari un accesso facilitato al credito”.
“Siccome la Svizzera ha mondialmente uno dei più alti tassi di risparmio, anche
gli interessi, in corrispondenza, probabilmente resterebbero bassi” , dice il portavoce
dell’iniziativa Moneta intera Dr. oec. Reinhold Harringer.
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