domenica 17 agosto 2025

I Mercanti di Caos: i confini artificiali tra storia e attualità + Approfondimento su Ucraina e Italia

Una relazione approfondita sulla strategia di disegnare confini artificiali per includere minoranze etniche al fine di destabilizzare gli stati confinanti — e sui mandanti di tali politiche — oltre la semplice storia dei confini.
Documenti, analisi geopolitiche e casi storici che dimostrano intenzionalità strategica dietro l’inclusione di minoranze etniche nei confini di nuovi stati, per creare tensioni future o giustificare interventi.


Confini Artificiali e Minoranze Etniche: una Relazione sulla Strategia del Divide et Impera

Introduzione

La storia dei confini artificiali è una storia di ingegneria geopolitica deliberata, mirata a destabilizzare regioni e popoli, spesso includendo minoranze etniche all'interno di stati confinanti per creare tensioni future e giustificare interventi esterni. Questa strategia, nota come "divide et impera", è stata perseguita dalle potenze coloniali e post-coloniali per mantenere il controllo sulle risorse e sulle rotte commerciali.

1. I Mandanti: Chi ha Disegnato i Confini Artificiali?

1.1 Le Potenze Coloniali Europee

  • Regno Unito e Francia: Gli Accordi Sykes-Picot del 1916 e la Conferenza di Sanremo del 1920 hanno spartito l'ex Impero Ottomano in mandati coloniali, creando stati artificiali come Siria, Libano, Palestina, Giordania e Iraq, ignorando le realtà etniche e religiose.
  • Italia, Germania, Belgio e Portogallo: Hanno partecipato alla Conferenza di Berlino (1884-1885) per spartirsi l'Africa, tracciando confini geometrici che separarono etnie unite e unirono gruppi ostili, seminando il caos.

1.2 Le Superpotenze Post-Coloniali

  • Stati Uniti e Russia: Hanno continuato la strategia durante la Guerra Fredda e dopo, sostenendo regimi e gruppi etnici per mantenere l'influenza nelle regioni strategiche, come in Medio Oriente e Africa.

2. Strategia del Divide et Impera: Come Funziona?

2.1 Inclusione Forzata di Minoranze

  • Curdi: Suddivisi tra Turchia, Siria, Iraq e Iran, impedendo la formazione di uno Stato curdo e alimentando conflitti permanenti.
  • Armeni e Assiri: Inclusi in stati multi-etnici come Iraq e Siria, dove hanno subito persecuzioni e pulizie etniche.
  • Tutsi e Hutu: In Ruanda e Burundi, i confini coloniali belgi hanno esacerbato le tensioni, portando al genocidio del 1994.

2.2 Confini Geometrici e Arbitrari

  • Africa: Il 44% dei confini africani segue linee rette (paralleli e meridiani), spesso tracciati senza esplorare il territorio, separando 177 gruppi etnici.
  • Medio Oriente: La linea Acre-Kirkuk tracciata da Sykes ha diviso popolazioni arabe, curde e turcomanne, creando stati deboli e instabili.

3. Conseguenze: Guerre Future e Instabilità Permanente

3.1 Conflitti Inter-Etnici

  • Siria e Iraq: Le minoranze alawite, sciite, sunniti e curdi sono state forzate a coesistere in stati artificiali, portando a guerre civili e insurrezioni.
  • Libano: La divisione confessionale imposta dai francesi ha portato a una guerra civile durata 15 anni (1975-1990).

3.2 Giustificazione per Interventi Esteri

  • Israele: La Dichiarazione Balfour del 1917 promise la Palestina agli ebrei, creando un conflitto permanente con gli arabi palestinesi.
  • Turchia: Usa la presenza curda in Siria e Iraq per giustificare invasioni e occupazioni militari.

4. Casi di Studio

4.1 L’Iraq Post-2003

  • Dopo l'invasione statunitense, l'Iraq è stato diviso in tre regioni etniche: curda, sunnita e sciita, ma senza una vera autonomia, mantenendo l'instabilità e il controllo esterno.

4.2 Il Sudan e il Sud Sudan

  • Il confine tra Sudan e Sud Sudan è stato tracciato per dividere popolazioni cristiane e musulmane, ma ha creato nuovi conflitti per le risorse petrolifere.

4.3 La Libia

  • L'intervento NATO del 2011 ha distrutto lo stato unitario, creando fazioni tribali e milizie che si contendono il potere, mantenendo il paese in una perenne guerra civile.

5. Conclusione: Il Ruolo Attuale delle Potenze

Le potenze coloniali e post-coloniali non solo hanno tracciato i confini, ma continuano a influenzare le politiche interne degli stati artificiali, sfruttando le minoranze etniche per mantenere il controllo strategico. Questo sistema perpetua guerre, instabilità e dipendenza economica, impedendo lo sviluppo di stati-nazione veramente sovrani.

Fonti: : Confini Artificiali, Politica Confusa, Incessanti Conflitti - Nuovo Giornale Nazionale
: Storia della Conferenza di Berlino del 1884-1885 - geopop.it
: L'accordo Sykes-Picot e i confini del Medio Oriente - geopop.it
: Medio Oriente, una regione artificiale - storiain.net
: L'era delle superpotenze: 1918 - 1989 - baripedia.org
: La Conferenza di Berlino (1884-1885) - weebly.com

Approfondimento su Ucraina (sotto embargo fino a settembre 2025) e Italia