Capitolo
XV - Soldi falsi e destabilizzazione
Qualcuno
si chiederà perché gli euro, distribuiti a piene mani nei balcani,
vengono stampati in Romania, visto che questo paese non fa parte
ancora della UE e non è autorizzato, almeno ufficialmente, a
stampare la moneta europea. Qualcun altro si chiederà, ancora più
malizioso, come mai sono sorti come funghi, sempre nei balcani,
sportelli della Deutsche Bank, specialmente alla luce del
coinvolgimento di questa grande banca europea (ma in realtà
londinese) in clamorosi casi di "insider trading"
precedenti gli attentati dell'11 settembre 2001...Eppure sarebbe
lecito chiedersi, ad esempio, dove vengono depositati gli euro falsi
"rumeni". Almeno per quanto riguarda i balcani. Cerchiamo
di descrivere il business delle banconote false.
Quando
due soci-compari litigano, assomiglia ai litigi all'interno delle
coppie.Ci si rinfaccia di tutto: ognuno accusa l'altro di aver
commesso qualche ingiustizia. Si accusano di tradimento, di essersi
rubati i gioielli di famiglia, e chi più ne ha, più ne metta. Se
afferrate questa dinamica, sarete in grado di capire come stanno
interagendo tra loro George Herbert Walker Bush (Bush papà, per
intendersi) e Saddam Hussein.Sicuramente uno dei due è il diavolo,
così dice l'altro.
Bush
padre era già un personaggio importante, per la CIA, alla nascita
della ZAPATA PETROLEUM COMPANY, oggi "ZAPATA OFFSHORE". La
società aveva centinaia di soci sparsi per il mondo. Si dice che
l'attività più importante di questa impresa, dal nome che pare
rubato ai film di Zorro, fosse di assistere vari servizi segreti per
le loro operazioni "coperte", ma non solo, che acquisisse
informazioni riservate un po' dappertutto. Investigatori americani
insinuano che, attraverso le proprie piattaforme petrolifere
offshore, al di la' delle frontiere americane, la società facesse da
base per consegne clandestine di merci proibite. Ad esempio, che
servissero da "hub" per trasferimenti di droga. Gli
elicotteri, che erano adibiti al rifornimento delle piattaforme, pare
non facessero il viaggio di ritorno a mani vuote. Caricavano
narcotici per importarli negli USA. La Reuters, anni fa, studiò il
problema confermandone il meccanismo. Ma pare che la storia sia
finita in un buco nero dell'informazione. Per intendersi: del tipo di
quelli creati ad arte, a suo tempo, da un inquilino dell'Hotel
Excelsior di Roma, che invece di dormire, di notte, leggeva le veline
degli articoli che sarebbero dovuti uscire, o meno, il giorno dopo,
sui principali quotidiani italiani. Possibile che Bush padre non
fosse al corrente di quello che accadeva sulle piattaforme della
ZAPATA? Poteva NON sapere? Un libro molto circostanziato spiega come
la fortuna dei Bush sia stata sponsorizzata dalla famiglia reale
inglese (The Unauthorized Biography of George Bush, Webster Tarpley
ed altri, 1992). In un documento dell'FBI, datato 29 novembre 1963,
si legge che: "George Bush della CIA" ha giocato un ruolo
determinante nel coprire i dettagli dell'assassinio di John
Fitzgerald Kennedy. "JFK" aveva commesso un errore
imperdonabile, anzi due: non aveva fatto passare la proposta del
Joint Chiefs of Staff ed aveva firmato il trattato per proibire i
test nucleari di superficie. Infatti sua moglie, Jacqueline, aveva
abortito poco prima a causa della contaminazione radioattiva subita
durante una visita ad una fabbrica di materiale nucleare. Questo
aveva spinto JFK a contrastare la contaminazione dovuta alla ricaduta
radioativa causata dai test nucleari. La folle proposta del Joint
Chiefs of Staff (JCS), quelli che si erano inventati i Gladiatori di
Stay-Behind, per intenderci, era di commettere atti terroristici in
territorio americano, di addebitarli a Fidel Castro e quindi, per
"ritorsione", di invadere Cuba. In Italia, ad esempio
durante l'Operazione Delfino, vennero lanciate bombe contro la sede
di un partito nel nord del paese. La solita destabilizzazione per
"stabilizzare", contro il pericolo, sempre presente
(secondo qualcuno), della piena realizzazione della democrazia. La
JCS e la NSA (National - o Nuclear - Security Agency) non gradirono
l'opposizione di JFK.
Ma
torniamo a Bush padre, che quindi come detto era attivo nella
comunità dell'intelligence (chiamamola così, magari porta bene)
americana molto prima del 1976, quando divenne capo della CIA. Bush
fu attivo anche dopo, quando alla fine degli anni '70, attraverso la
pratica degli assassini politici, installò Saddam Hussein a capo
dell'Iraq. Negli anni '80, Bush padre era infatti il socio privato di
Saddam Hussein. A Chicago stanno ancora ridendo perché la società
incaricata della sicurezza dell'aeroporto della città è di
proprietà proprio del duo Saddam-Bush. Questi personaggi, proprio
come si dice che facciano le famiglie mafiose, in cambio di laute
"stecche", proteggevano i business petroliferi di corrotti
sceiccati arabi. I soci americani di Bush padre, negli anni '80,
fornivano a Saddam gli strumenti per fabbricare le cosiddette "armi
di distruzione di massa". Recentemente la cosa è venuta fuori
perché Bush figliuolo ha fatto sequestrare il rapporto iracheno alle
Nazioni Unite: per censurarne le parti compromettenti. Per purgarlo
delle informazioni che, sì, avrebbero tolto smalto alla figura del
padre: ma ci avrebbero anche dato un'immagine più chiara delle
connessioni tra i terroristi internazionali dai bianchi colletti.
Vedi l'articolo: "Annan Criticizes Handling of Iraqi Files",
New York Times, 11 dicembre 2002.
La
prima guerra del Golfo non fu altro che un litigio tra due "ex-soci":
Bush padre e Saddam Hussein. Nel 1991, periodo in cui ricevetti da un
funzionario della BNL una banconota falsa da 100 dollari da me
allegata ad una denuncia presentata ai carabinieri, Bush padre rubò
miliardi e miliardi di dollari che appartenevano al suo ex socio.
Questi beni vennero trasferiti in 25 conti segreti, depositati in
giro per il mondo ed intestati alla "famiglia" Bush. Una
delle transazioni, di cui sono disponibili gli estratti conto, mostra
100 miliardi di dollari trasferiti su un conto che Bush papà aveva
con la regina d'Inghilterra, nella di lei banca privata "Coutts
Bank of London". Dopo il bonifico, la regina spostò il
direttore di tale banca, Andrew Fisher, presso il "Carlyle
Group", la società che segue gli interessi dei mercanti
americani delle armi e dove era/è socia la famiglia Bin Laden. Il
capo della Carlyle sembra uscito dall'epopea della mafia americana
degli anni '30: si chiama "Frank Carlucci". Ma torniamo
alle banconote false. Usando la CIA, Bush papà cercò di rovesciare
il regime di Bagdad attraverso la perfusione di banconote false: un
sistema efficace molto più delle bombe, quando si tratta di
rovesciare i governi. Una squadra di falsari, esperti, produsse le
matrici per la contraffazione dei dollari (la moneta che, espropriata
al popolo americano, viene stampata "ad libitum" dalla
banca privata Federal Reserve. Vedere in proposito: G.Auriti, "Il
valore del diritto" e "L'ordinamento internazionale del
sistema monetario", edizioni Edigrafitel, Teramo, 1993). Bush
padre, attraverso varie transazioni, alcune riguardanti macchinari
per l'estrazione petrolifera, riempì l'Iraq di dollari falsi
sottoforma di banconote da 100 dollari l'una. Erano stampate così
bene che passavano tranquillamente attraverso le macchinette
contabanconote della Banca Centrale USA (Nota Bene: una recente
disposizione della Banca Centrale Europea impone di usare macchinette
simili per controllare la validità degli euro). C'era un precedente:
la stessa squadra di falsari, impiegata presso una divisione segreta
del ministero USA del Tesoro e della CIA, aveva affogato l'Unione
Sovietica con rubli falsi di qualità superiore. Qualcuno addebita a
questo fatto il crollo dell'ex-Urss. Bush padre assieme alla sua
banda di criminali avevano appoggiato Yeltsin, e poi Putin, con
qualcosa come 800 miliardi di dollari falsi. Putin alla fine capì il
trucco e cominciò a rimandarli indietro acquistando oro. Ma perché
tutto ciò sta venendo fuori, ora? Perché la "famiglia"
Bush ha dimenticato di pagare la banda dei falsari che ora stanno
divulgando, attraverso dei giornalisti indipendenti, i dettagli delle
varie operazioni.
La
storia cominciò a Chicago, nella parte ovest della città. Era nel
periodo della guerra in Corea. C'era un'impresa gestita da alcuni
fratelli, una tipografia. Le altre tipografie vicine erano rimaste
colpite da alcuni dettagli che avevano notato: gli impiegati della
tipografia non lavoravano molte ore, cosa strana in un periodo in cui
c'era parecchio lavoro. I fratelli non erano preoccupati per la
penuria di carta durante il periodo bellico. Lavoravano solo qualche
ora, di notte. Guidavano automobili lussuose e sembravano pieni di
soldi.Ma cosa stampavano alla fine e solo per due o tre ore di notte?
Era il periodo in cui alcuni professionisti di lusso usavano carta da
lettere stampata all'antica, con logotipi in rilievo: avvocati e
commercialisti, perlopiù. Il sistema di stampa dei fratelli
tipografi rappresentava un passo in avanti rispetto al foto-offset,
che era comunque criticato già dai concorrenti che preferivano il
sistema all'antica. Dopo un paio d'anni, il segreto poteva essee
letto su tutti i giornali: i fratelli avevano perfezionato un sistema
di stampa che poteva produrre buoni del Tesoro americani di qualità
superiore, che al tempo erano chiamati "U.S.
Treasury Savings Bonds - Serie H". Quelli che compravano buoni
del Tesoro sapevano che ve ne erano due serie: la serie E e la serie
H. I fratelli stampavano grandi quantità di titoli della serie H. Ma
non li stampavano per conto del Tesoro, erano dei falsari e finirono
presto in prigione. Mentre erano arrestati, divennero consulenti del
Tesoro USA che ambiva a produrre titoli della serie H con il sistema
più perfezionato e veloce usato da loro. Il loro metodo era così
perfezionato che pochissimi avrebbero potuto riconoscere i titoli
falsi da quelli veri. Stampando titoli o soldi falsi di un governo
straniero, nemico, se ne può destabilizzare il sistema. Durante la
seconda guerra mondiale i nazisti producevano una serie raffinata di
banconote da cinque sterline inglesi. I tedeschi avevano un doppio
progetto: da una parte bombardare Londra ed il suo governo,
dall'altra invadere il paese, ed il mondo, con valuta inglese
contraffatta. Se conosctete ex agenti dei servizi americani, potrete
imparare parecchie cose sulla contraffazione e chi ne tira i fili,
nel retroscena. Il governo USA ha un'unità speciale di operatori che
si occupano di contraffazione di valuta. Non si tratta di romantici
patrioti. Si tratta di falsari che sono arrestati sommariamente da un
giudice federale ricattabile. Il tutto per poi convincerli a lavorare
per il governo o per altri. Uno di questi falsari, uscito presto di
prigione, aprì un negozio di parrucchiere nella periferia di
Chicago. Gli agenti dei servizi USA glielo fecero saltare in aria per
convincerlo a collaborare con loro. Volevano produrre valuta
contraffatta di paesi "nemici", come ad esempio del sud-est
asiatico. Negli anni '70 a Chicago vennero eliminati sei di questi
falsari perché avevano parlato troppo. Il fatto che il Tesoro USA
sia organizzato per produrre valuta contraffatta è un segreto
abbastanza ben conservato. I giornalisti non ne parlano per varie
ragioni: Per esempio per non perdere il loro nulla-osta rilasciato
dai servizi e che gli permette di intervistare i pubblici ufficiali
USA. Perderebbero le credenziali e quindi il lavoro nel monopolio
della stampa americana. Nell'ottobre 1980, Bush padre che era
candidato alla vicepresidenza degli USA, fece un accordo da alto
tradimento con gli iraniani che detenevano 52 ostaggi dell'ambasciata
americana di Teheran. Durante un incontro a Parigi, gli iraniani
accettarono di tenere gli ostaggi fino all'elezione del duo
Reagan-Bush alla Casa Bianca. Il presidente uscente Carter perse la
rielezione proprio perché agli occhi dell'opinione pubblica non era
riuscito a risolvere la crisi di Teheran. Bush offrì ai terroristi
soldi ed armi che vennero consegnate attraverso il Portogallo e poi
Israele. In seguito, fece uccidere il primo ministro portoghese,
simulando un incidente aereo, per cancellare le tracce (quello che si
chiama in gergo: modulo Kennedy). Israele ha conoscenza di tutta la
storia e l'ha usata per ricattare Bush padre, poi Clinton ed ora Bush
figlio. Una parte meno nota dell'accordo con gli iraniani riguardava
la promessa da parte dell'amministrazione USA, di non intervenire se
avessero stampato valuta falsa, INCLUSA la stessa valuta americana.
Così gli iraniani comprarono in Germania la macchina per stampare le
banconote false da 100 dollari. La carta venne fornita direttamente
dagli USA. Ne vennero stampate per più di 800 miliardi di dollari.
Una parte delle banconote veniva spacciata dagli iraniani, un'altra
attraverso un accordo tra mafiosi russi (ex agenti del KGB) e una
fazione del cartello colombiano della droga. Un'altra parte, le spie
la spacciano direttamente negli USA. Sull'intesa Bush-cartello della
droga colombiano, ne parliamo in un altro capitolo. Negli USA ci sono
cinque maestri falsari ed uno in Colombia. Ogni tanto vengono
"beccati" dagli agenti federali per impedirgli di smettere
di fare questo lavoro sporco per il governo. In un libro ("Thieves
World The Threat of the New Global Network of Organized Crime",
by Claire Sterling, Simon & Schuster, N.Y., 1994) si descrive
l'operazione della manipolazione del rublo che cominciò nel 1990,
sempre organizzata da Bush in combutta con agenti corrotti dei
servizi. Il libro era scritto da Claire Sterling, una giornalista
americana che scrive per l'edizione romana del "The Daily
American", un giornale sponsorizzato dalla CIA. Ma la scrittrice
non scrive nel libro che la manipolazione del rublo avvenne
attraverso la stampa massiccia di valuta sovietica contraffatta. Si
parla solo di "manipolazione della valuta da parte di banche
mondiali occidentali". Ai falsari venne promessa una fetta della
torta derivante da quest'operazione che portò ad una situazione
quale quella che oggi conosciamo nell'ex-URSS. Accade spesso, quasi
mensilmente, che "banchieri" che si rifiutano di
collaborare per la mafia russa, nel riciclaggio dei proventi di
imprese criminali, vengano assassinati. I falsari, principalmente
europei che risiedono negli USA ed altri paesi, "avanzano"
dal Tesoro USA mille miliardi di dollari, promessi loro in cambio
della caduta del regime di Mosca. Per cercare di ottenere il loro
compenso, hanno ricattato gli ultimi tre presidenti USA minacciando
d'informare le autorità Russe e di creare uno scandalo finanziario
internazionale. Alcuni di questi falsari, a seguito della caduta del
maresciallo Tito in Yugoslavia, hanno operato a Belgrado per la
caduta del governo di Milosevic. L'operazione venne organizzata dal
tedesco Henry Kissinger, da alcuni denunciato come criminale
internazionale (fu lo stesso che "consigliò" la BNL
durante lo scandalo di Atlanta, poi messo a tacere perché il
condirettore della BNL di New York era Claudio Ciampi). Vedere ad
esempio: "The Trial of Henry Kissinger", di Christopher
Hitchens, paperback, Verso, 2002. La Federal Reserve, la Banca
Centrale americana (una banca privata posseduta da banchieri
londinesi) , non dice niente di questi 800 miliardi di dollari falsi
in giro per il mondo, alcuni dei quali poi rientrano negli USA. Una
parte di questi dollari falsi viene usata infatti per sorreggere
artificialmente le Borse americane, per impedire un crollo totale del
sistema finanziario. Lo stesso motivo per cui l'aristocrazia USA ha
impedito indagini serie sugli attentati dell'11 settembre 2001, di
cui avevano conoscenza prima. Bernanke, uno dei sette governatori
della Federal Reserve, insiste a dire che possono invadere il mondo
di quanti dollari vogliono ad un costo praticamente zero. Vedi:
"Federal Officials Say Policy Isn't Limited by Low Rates",
New York Times, 22 novembre 2002. La domanda è: può l'altamente
corrotta e cospiratrice Federal Reserve pompare il mercato americano
utilizzando dollari falsi stampati dal Ministero del Tesoro USA?
E' forse anche per questo che, adesso, "qualcuno" sta
riempiendo i balcani di euro falsi? Per riequilibrare la situazione
che si viene a creare con l'emissione dei dollari falsi, o meglio:
geopolitici? Perché dobbiamo rimetterci, noi europei, in questa
guerra fra cosche?
Intanto
i falsari ingannati dal presidente hanno sporto una causa per danni,
in Florida, contro Bush padre, Bush figlio, il ministero del Tesoro
ed altri. Aspettiamo la decisione del Giudice Federale.
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Addendum: a questo capitolo del 2003, occorre aggiungere la destabilizzazione delle forze "alleate tra loro" che hanno occupato e comprato l'Italia negli anni 1940 con le false (AM)Lire (146 miliardi del 1943):
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Addendum: a questo capitolo del 2003, occorre aggiungere la destabilizzazione delle forze "alleate tra loro" che hanno occupato e comprato l'Italia negli anni 1940 con le false (AM)Lire (146 miliardi del 1943):
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