lunedì 5 dicembre 2011

Attacco alla sovranità in Irlanda


L'attacco alla sovranità suscita una tempesta politica in Irlanda

1 dicembre 2011 (MoviSol) - Il 17 novembre l'agenzia stampa Reuters ha riferito che la documentazione sui piani del governo irlandese per la finanziaria 2012, che include aumenti delle tasse e tagli al bilancio, è stata esaminata dal Parlamento tedesco (Bundestag) prima ancora di essere presentata al Parlamento irlandese! A quanto pare, la Commissione Europea ha inoltrato il documento al governo tedesco, che l'ha quindi presentato alla Commissione Bilancio del Bundestag che, stando alla legge tedesca, deve essere informata di tutte le questioni che riguardano l'European Financial Stability Facility (il fondo salva-euro), anche se riguardano documenti confidenziali di un altro paese.
Il leader di Sinn Fein Gerry Adams ha denunciato immediatamente la cosa: "È un altro esempio di come venga ceduta ad altri la sovranità del nostro stato", ha dichiarato al Parlamento irlandese. "Edna Kenny (il Premier) deve venire al Dáil e spiegarci come mai questi documenti vengano discussi da una commissione bilancio tedesca prima che il loro contenuto sia stato reso noto al Parlamento irlandese. Inoltre, apprendiamo da fonti tedesche che il governo intende aumentare l'IVA al 23%, imponendo un fardello insopportabile alle famiglie e danneggiando il settore commerciale già duramente depresso. Verrà adottata una tassa sui nuclei familiari, un'altra indicazione che questo governo ha perso la bussola e non è più in contatto con la realtà della vita della gente. Ci sono famiglie che a stento riescono a pagare il mutuo della casa, mantenere i figli all'università e mettere il cibo sulla tavola e ora viene loro chiesto di pagare un'altra flat tax".
Lo scalpore suscitato dalla notizia in Irlanda ha costretto il governo (composto dal Fine Gael e dal partito laburista) a presentare una protesta formale alla Commissione Europea, ed ha anche indotto il ministro delle Finanze irlandese Michael Noonan a sollevare lo spettro di un referendum se la Commissione cercherà di usurpare altri poteri sovrani dei governi nazionali, come ha proposto recentemente Josè Manuel Barroso.
Riferendosi alle nuove regole fiscali che la Commissione intende far approvare alla Corte Europea, Noonan ha ammonito che tali nuove regole dovranno essere sottoposte alla Corte Costituzionale irlandese, che insisterebbe su un referendum. Tuttavia, ha detto "abbiamo indicato alle autorità europee che sarà difficile che il pubblico irlandese approvi un referendum su un cambiamento del trattato".
Al contempo Noonan ha chiesto all'UE una remissione del debito, soprattutto per il fatto che gli irlandesi devono pagare non il debito sovrano, ma il debito del settore bancario privato in Europa. "Sopportiamo un fardello non dovuto per proteggere dal contagio il sistema bancario europeo", ha dichiarato Noonan. "Stiamo cercando modi per ridurre il debito. Vorremmo che anche i nostri colleghi europei affrontassero la questione in maniera positiva. Ogni volta che c'è un debitore incauto, c'è anche un creditore incauto " ha detto, alludendo alle banche tedesche, francesi, britanniche e olandesi.
Noonan si riferisce in particolare, tra gli altri debiti che l'Irlanda si è vista costretta a garantire, al credito di 31 miliardi di Euro dell'UE legato alla bancarotta della banca Anglo-Irish. Noonan ha dichiarato che l'Irlanda non ha "piani di contingenza dettagliati" per un'uscita dall'Eurozona, aggiungendo "ovviamente ci abbiamo pensato, ma è una possibilità molto remota" ha dichiarato.

Nessun commento:

Posta un commento