USA preme sull’Ungheria
per un governo tecnico
Pubblicato da: admin Tags: banca centrale, banche, crisi, FMI, governo tecnico, rivoluzioni arancioni, Signoraggio,ungheria, Unione Europea, Victor Orban Pubblicato il: gennaio 15, 2012 | No comment
A Washington, una gelida accoglienza è stata preparata a Tamàs Fellegi, il negoziatore ungherese al Fondo Monetario, giunto nella capitale dell’impero per una missione esplorativa su un prestito al Paese. È una capitolazione, dopo che il governo ungherese aveva declinato mesi fa le offerte del FMI, che arrivavano con le solite durissime «condizionalità» che l’ente globale allega ai suoi «aiuti». Fonti diplomatiche fanno sapere che Fellagi «può dire quel che vuole, non sarà ascoltato». E dicono la ragione: il governo americano «non vede prospettive in Victor Orban» (il capo del governo unherese, eletto con il 70% dei suffragi); e ha chiarito, brutalmente, che l’Ungheria deve sostituirlo con un «caretaker government», che si può tradurre anche come un governo di badanti, un governo tecnico (vi dice qualcosa?) – se il Paese vuol vedere un dollaro in prestito. [..]
È bastato che le tre note agenzie di rating, Standard & Poors, Moody’s, Fitch, all’unisono come a segnale convenuto, degradassero i titoli del debito pubblico magiaro a «spazzatura»; citando per il loro downgrading non già l’economia magiara, bensì «la costituzione antidemocratica» e le «politiche non-ortodosse». I tassi d’interesse che gli ungheresi devono pagare ai creditori sono di colpo saliti, come desiderato, oltre il 9,7%, insostenibile. Il governo ungherese è stato obbligato ad abbandonare un’asta dei suoi titoli, non riuscendo a vendere tutti i 18 miliardi di forint, ma solo 15 (miserabili 62 milioni di dollari) ad un tasso prossimo al 10%. Effedieffe 11 gennaio 2012
e infatti, piegati dall’usorocrazia internazionale …
UNGHERIA: ORBAN,DISPOSTO A TRATTARE CON UE SU BANCA CENTRALE MA PREMIER RESPINGE ALTRE CRITICHE COMMISSIONE EUROPEA – Il premier conservatore populista ungherese, Viktor Orban, ha detto che il suo governo sarebbe pronto a trattare una modifica della controversa legge sulla Banca centrale approvata nei giorni scorsi, che ha suscitato aspre critiche di Bruxelles, ma ha al tempo stesso ha respinto gli altri appunti mossi dalla Commissione europea. In particolare ha rigettato quelli sull’indipendenza della giustizia e sull’autorità per la protezione dei dati personali. La modifica della legge sulla Banca centrale, ritenuta contraria ai Trattati europei, è invece ritenuta la precondizione per l’inizio delle trattative con il Fondo monetario internazionale (Fmi), come ribadito ieri dalla direttrice di questo, Christine Lagarde. Orban oggi non ha precisato quale modifica potrà essere accettata da parte sua, anche se ha mostrato flessibilità su questo tema. Sulla riforma della giustizia (i giudici saranno nominati da un ufficio governativo e la procura potrà scegliere il tribunale e i giudici per determinati processi), Orban ha detto che in questo campo «la Ue non ha alcuna competenza», mentre la controversia sul garante per la privacy sarebbe «un granello di polvere» nel meccanismo, senza importanza. Il premier ungherese, che non ha però escluso cambi della politica economica del suo governo, ha respinto anche le critiche per il mancato risanamento dei conti pubblici, formulate dal commissario Ue Olli Rehn. Il deficit ungherese è fra i più bassi nell’Ue, ha detto, e rimarrà, secondo lui, sotto il 3% anche nel 2013, anche se il suo governo aveva usato mezzi non ortodossi per tale scopo, tassando le banche e le multinazionali, e non la popolazione, «che non avrebbe sopportato ulteriori aggravi». ANSA 13 gennaio 2012
Nessun commento:
Posta un commento