venerdì 3 febbraio 2012

STOP: rubrica settimanale dell'avv. Marra


03/02/2012 - Riceviamo e pubblichiamo la rubrica settimanale dell'avv. Marra sulla rivista "Stop"
Fonte: PAS


«Altro che liberalizzazioni,
il Governo colpisca le banche!»

Visto che le imprese, i professionisti e molti cittadini sono già in difficoltà economica a causa della crisi, dove troveranno ora i soldi per pagare le tasse? Inoltre, tentare di risolvere la crisi attraverso un’ottimizzazione delle attività implica un’ulteriore, pesante riduzione degli addetti. Che intende fare il Governo tecnico di Mario Monti a proposito degli imprenditori e lavoratori disoccupati esistenti e di quelli che creerà? Più che ottimizzare un sistema pieno di errori strutturali (produzioni che non hanno più mercato), non è invece il caso di iniziarne la riconversione? 

Risposte in breve

PIGNORAMENTO GIUSTO?
Con un decreto ingiuntivo esecutivo la banca mi ha pignorato tutto. A che mi servirà vincere eventualmente la causa tra anni?
Matilde, Pescara

Le banche sono l’unico soggetto che possa ottenere un decreto ingiuntivo, spesso reso dai giudici in forma immediatamente esecutiva, in base a un estratto conto della banca stessa. È un’eccezione (un assurdo giuridico) al principio secondo cui nessuno può provare un suo credito “auto-certificandolo”, ed è oggi ancor più grave perché quasi tutte le voci dell’estratto conto sono ormai oggetto di bocciatura giurisprudenziale, per cui si sa già che il saldo, all’esito del giudizio, risulterà errato. Forse, anziché ricercare la giustizia chissà dove, bisognerebbe iniziare eliminando le ingiustizie più macroscopiche.

QUEL TASSO DA USURAIO
Perché è stato elevato il “tasso-soglia” usuraio? E di quanto?
Mario, Crotone

Prima l’usura scattava se il tasso medio veniva superato del 50%. Ora, in virtù dell’art. 8 del Decreto Legge n. 70 del 13.7.2011, scatta quando viene superato di 8 punti, o anche del 25% più 4 punti. 
Sono due criteri, il secondo dei quali è un po’ più vantaggioso per i cittadini solo con tassi molto alti, tipo 20%. Ma, per fare un esempio che interessa i più, nei mutui a tasso variabile, al luglio 2011 in media del 2,79%, prima, per verificarsi l’usura, la banca doveva praticare il 4,18%, mentre ora il 10,79%. Un innalzamento del “tassosoglia” che produce un aumento strisciante del costo del denaro, e preserva inoltre le banche da condanne per usura, sempre più frequenti.

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