Lettera di IDA MAGLI sull'Europa il Parlamento delegittimato
IDA MAGLI SCRIVE SU EUROPA E PARLAMENTO DELEGITTIMATO
Ad Andrea Signini
E indispensabile non aspettare più neanche un minuto nel fare una proposta di azione concreta e attuabile, che avrà (di questo si può essere sicuri) un grande consenso fra i cittadini, per abbandonare l'Europa e l'euro dichiarando invalidi i trattati firmati dallo Stato italiano di rinuncia alla sovranità, e non soltanto quella monetaria, ma anche quella dei confini, della libera circolazione dei cittadini europei dato che è invalida la cittadinanza europea che è stata imposta senza chiedere il consenso e poi abbandonata al suo destino con il trattato di Lisbona. (Io ho chiesto ufficialmente due volte allo Stato italiano di togliermela, ma non ho avuto risposta). Non ci sono altre strade possibili da intraprendere in tempo per non morire definitamente. La proposta (fatta anche da Grillo) di un referendum è, come lei sa, impossibile perché bisogna prima cambiare la Costituzione che lo vieta in materia di politica estera e non si ha la maggioranza per farlo, a parte che ci vorrebbero molti anni per attuarlo. Ripeto: tutto quello che è stato fatto dai politici in ordine all'Europa non è valido in quanto l'articolo 11 parla di politica estera ma perdere la sovranità, i confini ecc. non è questione di normale politica estera: un trattato in tale senso non si firma se non in una resa senza condizioni per una guerra perduta. Difatti non è stato imposto per la sconfitta della seconda guerra mondiale, anzi, è stato ventilato con entusiasmo agli occhi della cittadinanza come una grande conquista e una grande promozione. La volontà d'ingannare i cittadini è stata spudorata e continua ad esserlo. Come avrà sentito ieri, io ho chiesto volutamente quale lingua si parlerà nell'Ue ben sapendo che è data per scontata la perdita di tutta la ricchezza d'Europa per abbracciare la lingua del più forte (l'inglese dipende dal servilismo verso l'America, non verso l'Inghilterra). Soltanto gli imperi conquistatori hanno imposto ai popoli sottomessi di parlare la lingua del conquistatore, ma lei sa che ciò che a suo tempo ha salvato dalla disperazione della sudditanza Polonia, Ungheria ecc. è stato l'attaccamento alla propria lingua di cui i poeti si sono fatti araldo per la libertà. Adesso, invece, i nostri politici disprezzano gli Stati che governano al punto da odiarne la lingua.
Insomma, affido a lei questo messaggio, sicura che lei lo presenterà con passione.
La ringrazio e la saluto caramente
Ida Magli
14 dicembre 2013
Ad Andrea Signini
E indispensabile non aspettare più neanche un minuto nel fare una proposta di azione concreta e attuabile, che avrà (di questo si può essere sicuri) un grande consenso fra i cittadini, per abbandonare l'Europa e l'euro dichiarando invalidi i trattati firmati dallo Stato italiano di rinuncia alla sovranità, e non soltanto quella monetaria, ma anche quella dei confini, della libera circolazione dei cittadini europei dato che è invalida la cittadinanza europea che è stata imposta senza chiedere il consenso e poi abbandonata al suo destino con il trattato di Lisbona. (Io ho chiesto ufficialmente due volte allo Stato italiano di togliermela, ma non ho avuto risposta). Non ci sono altre strade possibili da intraprendere in tempo per non morire definitamente. La proposta (fatta anche da Grillo) di un referendum è, come lei sa, impossibile perché bisogna prima cambiare la Costituzione che lo vieta in materia di politica estera e non si ha la maggioranza per farlo, a parte che ci vorrebbero molti anni per attuarlo. Ripeto: tutto quello che è stato fatto dai politici in ordine all'Europa non è valido in quanto l'articolo 11 parla di politica estera ma perdere la sovranità, i confini ecc. non è questione di normale politica estera: un trattato in tale senso non si firma se non in una resa senza condizioni per una guerra perduta. Difatti non è stato imposto per la sconfitta della seconda guerra mondiale, anzi, è stato ventilato con entusiasmo agli occhi della cittadinanza come una grande conquista e una grande promozione. La volontà d'ingannare i cittadini è stata spudorata e continua ad esserlo. Come avrà sentito ieri, io ho chiesto volutamente quale lingua si parlerà nell'Ue ben sapendo che è data per scontata la perdita di tutta la ricchezza d'Europa per abbracciare la lingua del più forte (l'inglese dipende dal servilismo verso l'America, non verso l'Inghilterra). Soltanto gli imperi conquistatori hanno imposto ai popoli sottomessi di parlare la lingua del conquistatore, ma lei sa che ciò che a suo tempo ha salvato dalla disperazione della sudditanza Polonia, Ungheria ecc. è stato l'attaccamento alla propria lingua di cui i poeti si sono fatti araldo per la libertà. Adesso, invece, i nostri politici disprezzano gli Stati che governano al punto da odiarne la lingua.
Insomma, affido a lei questo messaggio, sicura che lei lo presenterà con passione.
La ringrazio e la saluto caramente
Ida Magli
14 dicembre 2013
Ida Magli , una grande cittadina ITALIANA. STOP EURO ADESSO
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