Bruxelles – Parlamento Europeo, 3 Dicembre 2013
Marco Scurria
http://www.ioamolitalia.it/public/Documenti/Sintesi%20dell%27intervento%20di%20%20Scurria%20%20%2029112013.pdf
A chi appartiene l’Euro? La Bce e le banche centrali nazionali si appropriano di un privilegio esclusivo ma senza alcuna legittimazione
Ho rivolto alla Commissione Europea una domanda precisa: “A chi appartiene l'Euro quando viene messo in produzione e prima della propria emissione dalle varie banche centrali nazionali agli addebitati? Noi vogliamo che la Banca Centrale Europea faccia chiarezza su quest'argomento perché sia nel caso in cui si prosegua nell'uso della moneta unica, sia nel caso in cui si torni alla moneta nazionale, venga colmato questo "vuoto" e si faccia capire al cittadino chi realmente paga l'Euro e dunque a chi appartiene.
Avevo chiesto chiarimenti sulla risposta data dalla Commissione Europea alla prima interrogazione sulla proprietà giuridica dell’euro presentata dall’On. Mario Borghezio, nella quale si affermava che nella fase dell’emissione le banconote appartengono all’Eurosistema, mentre nella fase della circolazione appartengono al titolare del conto sulle quali vengono addebitate. Attenzione perché le parole negli atti ufficiali e nel linguaggio tecno-eurocratico vanno soppesate per bene. Quindi il Commissario Olli Rehn rispondeva a Borghezio che la proprietà delle banconote cartacee (dove troviamo ben impressa in ogni lingua dell’Unione la sigla della Banca Centrale Europea) è dell’EUROSISTEMA. Ma cos’è quest’Eurosistema?
“L’Eurosistema è composto dalla BCE e dalle BCN (banche centrali nazionali) dei paesi che hanno introdotto la moneta unica. L’Eurosistema e il SEBC coesisteranno fintanto che vi saranno Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro”.
Questa è la definizione che si legge sul sito ufficiale della BCE. Quindi le Banche centrali nazionali stampano le banconote e si appropriano del loro valore nominale (ad Es. se stampare un biglietto da 100 ha un costo fisico per chi lo conia di 0,20 centesimi – valore intrinseco – le BCN si appropriano anche del valore riportato sul biglietto stampato).
Nella mia interpellanza ho chiesto quali fossero le basi giuridiche su cui poggiava l’affermazione del Commissario Olli Rehn. Nella sua risposta di Olli Rehn ha precisato che “l’articolo 128 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea costituisce la base giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro da parte dell’Eurosistema. La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario o dello scambio delle banconote o monete”.
Non c’è scritto da nessuna parte che la proprietà giuridica dell’euro emesso appartiene alla BCE o alle BCN. C’è soltanto scritto che la BCE può autorizzare l’emissione di euro a se stessa e alle BCN, dovendo controllare l’inflazione nella zona euro, così come stabilito dal Trattato di Maastricht. Ribadisce che solo l’Eurosistema può stampare le banconote o creare elettronicamente i valori nominali.
Ma nessun riferimento giuridico, nessun trattato, nessuna legge, nessuna deliberazione, niente di niente ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di addebitare la moneta. E’ evidente che si appropria di questo grande ed esclusivo privilegio.
Marco Scurria aderisce a Fratelli d’Italia e al Ppe (Partito Popolare Europeo)
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