lunedì 21 aprile 2014

INCHIESTA / LA MAFIA DEI BANCHIERI ITALIANI

INCHIESTA / LA MAFIA DEI BANCHIERI ITALIANI: HANNO PRESTATO 107 MILIARDI DI EURO AI LORO AMICI ORA ENORME BUCO NEI CONTI

IL NORD, domenica 20 aprile 2014
INCHIESTA / LA MAFIA DEI BANCHIERI ITALIANI: HANNO PRESTATO 107 MILIARDI DI EURO AI LORO AMICI ORA ENORME BUCO NEI CONTI
E' notizia di questa settimana, che le sofferenze bancarie - crediti erogati e non più rimborsati - siano arrivate a oltre 162 miliardi di euro, una cifra mostruosa e di gran lunga superiore al valore in Borsa delle banche che hanno questo buco nei conti. 
Tuttavia, un numero, da solo, dice poco, oltre alle dimensioni del disastro.
Così vale la pena entrare nel dettaglio: il peso delle sofferenze delle banche in continua crescita e' legato ai grandi prestiti che difficilmente vengono rimborsati. Due rate su tre non onorate sono relativi a crediti di alto importo: su oltre 162 miliardi di euro complessivi (a febbraio 2014) di rate non pagate, 107 miliardi (66,1%) si riferisce a finanziamenti di grandi dimensioni (superiori a 500.000 euro), mentre 54,9 mld (33,9%) si riferisci a crediti minori (da 250 a 500.000 euro).

In una platea di oltre 1,2 milioni di clienti 'affidati' e in ritardo, cioe' con prestiti, su appena 457 soggetti, in particolare, pesano sofferenze per 20,3 miliardi.
E' quanto emerge da un'analisi del Centro studi Unimpresa.
Secondo lo studio, realizzato su dati della Banca d'Italia, guardando alla platea dei soggetti debitori, su 1.224.438 clienti in difficolta' con le rate, sono 47.876 (3,91%) quelli su cui pesa il 66,1% delle sofferenze (quelle relative ai finanziamenti maggior di 500.000 euro) mentre le sofferenze relative ai prestiti minori (fino a 500.000 euro) sono distribuite su 1.176.562 soggetti.
Ricapitolando:
- 457 clienti di banche hanno debiti che non pagano per 20,3 miliardi di euro.
- 47.419 clienti di banche hanno debiti che non pagano per 86,7 miliardi di euro.
- 1.176.562 clienti di banche hanno debiti che non pagano per 54,9 miliardi di euro.
Questo significa che l'insieme del gruppo dirigente delle banche italiane è fornato da una pletora di incapaci, ignoranti, incompetenti, e in buona parte corrotti che hanno prestato 107 miliardi di euro (quasi il 7% del prodotto interno lordo italiano!) a un ristrettissimo gruppo di cittadini italiani (meno di 50.000 soggetti su 60.000.000 di abitanti!) che non si fa fatica a definire come loro compari, certamente gli stessi che in cambio di questa mostruosa "regalia" avranno dato loro altrettanti mostruosi "regalini". 
Quindi, non è solo la crisi provocata dall'euro e dalle sciagurate politiche recessive imposte all'Italia dalla Germania (ricordate "i compiti a casa" di quel fetente di Monti?) ad avere messo in ginocchio il Paese. 
C'è anche anzi soprattutto il ruolo nefasto di un ceto dirigente bancario da cacciare - adesso - a pedate nel culo. 

max parisi

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