giovedì 8 maggio 2014

Gruppo Intesa: mancano 344 miliardi. L'AD Messina: "non è un provento"...

Gruppo Intesa: mancano 344 miliardi. L'AD Messina: "non è un provento"...
Blackrock ci rimette più di 11 miliardi di euro

“Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non deve essere applicata” 
- Circolare 262 di Banca d'Italia del 22 dicembre 2005 – 2° aggiornamento del 21 gennaio 2014, pag. 14 (pagina 1.2.1 nel testo)


INTERVENTO di Marco Saba all'assemblea ordinaria e straordinaria di Intesa San Paolo S.p.A. a Torino, 8 maggio 2014, Palazzo di Piazza San Carlo in Torino, numero civico 160, ore 10,30.

VERBALE ASSEMBLEA:

"FAVORIAMO LA CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE CONTRIBUENDO AL BENESSERE"...DI CHI?

Assemblea INTESA 8 maggio 2014 - Intervento di Marco Saba



Mi rivolgo ai Sigg.ri Amministratori e, con un saluto esteso, anche a tutti gli Azionisti. Sono Marco Saba e intervengo in qualità di delegato dall’azionista Nadia La Banca. Chiedo che copia della mia mozione venga trascritta nel verbale dell’assemblea. Premetto che il mio intervento è pertinente agli argomenti posti all’ordine del giorno al punto 1 della parte ordinaria, avvalendomi della "exceptio veritatis" e nel rispetto della circolare 262 di Banca di Italia del 22 dicembre 2005 secondo aggiornamento 21 gennaio 2014 (pagina 1.2.1), e delle norme IAS 8. Norme che dovevano applicarsi per la rappresentazione veritiera e corretta del risultato economico del Gruppo IntesaLa stesura del bilancio del Gruppo Intesa dovrebbe tenere conto del fatto che le banche, oltre all'attività marginale d'intermediazione, creano denaro ogni volta che prestano o investono, come acclarato recentemente dal Consigliere Generale della Banca di Francia, Bernard Maris e confermato nel bollettino della Banca d’Inghilterra n. 1 del 2014. Questa creazione di liquidità non viene evidenziata come dovrebbe nelle attività del conto economico, ma si deduce solo successivamente dalla voce 70 dei crediti verso clientela dello stato patrimoniale consolidato (a pag.158), ovvero 343,99 miliardi di euro (343.991.000.000). Mi limito a questa somma ritenendo al momento di secondaria importanza la clonazione di denaro intervenuta nel 2013 con i versamenti in contanti ed al momento delle operazioni di cambio di valuta estera. Il bilancio 2013 è palesemente viziato da errori significativi, ovvero da errori materiali per omissione, da correggere ai sensi della normativa citata. Allo stato attuale il risultato economico d'esercizio NON è rappresentato in modo veritiero e corretto, mancando la voce relativa all'aggregato della liquidità creata ed utilizzata per gli impieghi durante l'esercizio 2013. Rettificando il bilancio consolidato di Gruppo Intesa, considerando quindi solo la cifra alla voce 70 dello stato patrimoniale consolidato (a pag.158) ¨- i “Crediti verso clientela” - e rapportandola alla voce 280 del conto economico consolidato (a pag.160) ¨- ovvero “Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte" - risulta un utile lordo di 339 miliardi e 175 milioni di euro, invece della perdita lorda indicata di 4 miliardi e 816 milioni. C'è una differenza di più di 343 miliardi di euro, per difetto, da recuperare. Al netto di una tassazione al 27,5% si avrebbe quindi - alla voce 340 del conto economico consolidato - un utile netto d'esercizio di almeno 245,9 miliardi, anziché la perdita netta che oggi risulta. Poiché per la distribuzione dei dividendi si deve far riferimento all’utile netto rettificato con cui essi sono in rapporto, si otterrebbero circa 15 euro e 85 centesimi per ogni azione.
Col bilancio consolidato presentato si viene a stravolgere la realtà del risultato economico effettivo, traendo in inganno gli azionisti che si vedono negata l'equa attribuzione dei dividendi. Un socio che possieda il 5 % delle azioni, come oggi ha Blackrock, ci viene a perdere oltre 11 miliardi di euro. (vedi il video: Attorney General Holder: No Company or Individual is "Too Big to Jail" http://www.justice.gov/agwa.php?id=11)
Sono quindi contrario alla copertura della falsa perdita d'esercizio e chiedo al cda pro-tempore una risposta scritta alle mie osservazioni entro e non oltre i prossimi quindici giorni.
Rimango a disposizione per fornire chiarimenti sulle mie ricerche e fonti, utilizzabili per localizzare l'ammanco.
Mi riservo di agire in ogni sede, ordine e grado a tutela degli interessi dell'azionista, fatti salvi i relativi benefici ex art. 930 c.c.
Concludendo, Vi ringrazio tutti per la cortese attenzione.”

Torino, 8 maggio 2014

Risposta dell'amministratore delegato pro-tempore Carlo Messina (stipendio: 1 milione e 600 mila euro l'anno):



Secondo l'AD di INTESA, il denaro creato dal nulla si chiamerebbe "raccolta" e non rappresenterebbe un provento netto per la banca...

Vedere anche:

Assemblea Carige: spariti 25 miliardi. L'AD Montani: "fateci causa"

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