LaRouche: arrestare i banchieri che preparano il furto del bail-in
- domenica, 27 dicembre 2015 11:53
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Oggi si chiama bail-in, una volta di chiamava truffa. Negli
anni Venti e Trenta del secolo scorso, la JP Morgan e altre banche
truffarono i propri clienti inducendoli ad acquistare titoli della loro
banca che stava per dichiarare fallimento. Alcuni banchieri andarono in
galera per questo, grazie a Franklin Delano Roosevelt.
Qualche anno fa, le principali banche spagnole, incluso il Banco
Santander, hanno tentato la stessa truffa vendendo ai propri clienti
obbligazioni cosiddette “preferentes” delle banche in via di fallimento, imponendo enormi perdite ai propri clienti.
All’inizio dell’anno in corso, a Portorico, alcune delle principali
banche, incluse UBS e, di nuovo, Banco Santander, sono state colte con
le mani nel sacco mentre cercavano di rifilare ai propri clienti
obbligazioni municipali tossiche. Se la cavarono con una multa quando
furono colte sul fatto.
In Italia quattro banche sono state salvate confiscando i risparmi di 10mila loro clienti.
Questa pratica fraudolenta diventerà legale quando entrerà in vigore la
nuova legge dell’Unione Europea l’1 gennaio 2016, e pretende che l’8%
del capitale totale di una banca venga venduto sotto forma di “bail-in bond”, ovvero carta straccia equivalente al veleno per topi.
Anche negli Stati Uniti le banche di Wall Street intendono appropriarsi
dei risparmi della gente comune. La buona notizia è che la maggior parte
degli americani è così povera che non ha neanche dei risparmi da farsi
sottrarre. Un articolo di CNBC MarketWatch fa notare che quasi il 62% degli americani ha meno di 1.000 dollari di risparmi per le emergenze. Uno studio di Bankrate.com
dimostra anch’esso che il 62% non ha risparmi, aggiungendo che il 57%
di coloro che avevano dei risparmi prima del crac del 2008 li ha spesi
per far fronte alla crisi economica.
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