mercoledì 20 marzo 2013

Terrorismo economico: figlio di un artigiano si uccide


JESOLO

Figlio di un artigiano si uccide
«Terrorizzato dal futuro lavorativo»

Dipendente della ditta del padre, da tempo aveva confidato alla famiglia la preoccupazione per il lavoro


JESOLO – Il figlio di un artigiano, A.F. 39 anni, dipendente della ditta del padre, si è tolto la vita nel garage della propria abitazione. Da tempo aveva confidato di essere preoccupato per il proprio futuro lavorativo ed era entrato nel tunnel della depressione da cui, purtroppo, non è più uscito. Tutto ciò nonostante la propria famiglia e i genitori non siano in particolari difficoltà economiche.
A rinvenire il cadavere, mercoledì mattina attorno alle 8, è stato il padre. Dopo aver aperto il garage di casa si è trovato di fronte alla macabra scoperta: il trentanovenne impiccato a un tubo del soffitto con il drappo una tenda. Immediato l’allarme ma ai soccorritori non è rimasto altro che constatare il decesso. Sul posto anche la polizia scientifica che ha proceduto ai rilievi del caso.
I familiari della vittima hanno testimoniato che a dicembre, in seguito a un calo delle commesse, il figlio aveva iniziato a preoccuparsi per il proprio futuro lavorativo e di conseguenza per la propria famiglia. Nel tempo quell’ossessione si era ampliata sino a sfociare, ieri mattina, nel gesto estremo. Lo jesolano era sposato (la moglie lavora regolarmente) e papà di due meravigliosi bambini.

Nessun commento:

Posta un commento