martedì 19 novembre 2013

ADUSBEF: BANCHE - COMPLICE BANKITALIA - AGGIRANO TAGLIO TASSI

BCE: ADUSBEF, BANCHE CON COMPLICITA' DI BANKITALIA AGGIRANO TAGLIO TASSI


(AGENPARL) - Roma, 19 nov - Le banche italiane, aduse con la diretta complicità di Bankitalia a spennare i risparmiatori ed a saccheggiare i correntisti, con costi dei conti correnti pari a 347 euro l’anno, il triplo dei 114 euro della media europea, leste come lepri ad adeguare i tassi quando aumenta il costo del denaro, non hanno mai rispettato le decisioni di politica monetaria quando il costo del denaro diminuiva, rintuzzando le comprovate accuse mosse dai consumatori. Per la prima volta hanno ammesso candidamente oggi, che non rispetteranno i tagli al costo del denaro, poiché- come ha affermato Gianfranco Torriero, direttore centrale Abi e responsabile ufficio studi:” La decisione della Bce di tagliare i tassi dello 0,25% aiuta, ma per una riduzione significativa dei tassi sui prestiti applicati a imprese e famiglie che in Italia sono più elevati che in Europa sarebbe più utile una riduzione dello spread''. L’ineffabile Torriero, commentando il rapporto mensile dell'associazione secondo cui i tassi in Italia sono al ‘4,34 per i prestiti fino a 1 milione di euro contro il 3,74% della media europea e del 2,98 (contro il 2,21%) per quelli oltre tale soglia, ha aggiunto che ci vuole un calo dello spread, che per l'Italia sarebbe paragonabile a una mossa di politica monetaria espansiva’, dimenticando di aggiungere che lo spread è fissato dalle stesse banche, che lo mantengono artificialmente più alto per drenare profitti sulla pelle dei consumatori e delle famiglie. Dall’ultimo rapporto Adusbef, emergeva che un cittadino italiano che riesca a superare le forche caudine poste dalle banche per accedere ad un mutuo (reddito, garanzie, ipoteche, fidejussione, polizze assicurative, esami del sangue clinici e biometrici, ecc.) tendenti ad ostacolare i giovani che vogliono acquistare una casa per formarsi una famiglia, a conclusione dell’agognato mutuo trentennale di 100.000 euro, dovrà pagare all’idrovora bancaria ben 33.840 euro in più di un cittadino dell’area Euro. Con i livelli di tasso di luglio 2013, era di poco oltre i 30mila. Per lo stesso mutuo ma a 20 anni, alla fine il mutuatario italiano avrà pagato 20.400 euro in più. Con i livelli di tasso di luglio 2013, era di poco oltre i 18mila. Nel solo mese di agosto, l’aumento arbitrario dei tassi su mutui e prestiti deciso dal cartello bancario, in controtendenza rispetto ai ribassi delle banche europee, costerà caro agli italiani, quasi 4.000 euro per un mutuo trentennale, oltre 2.400 per il ventennale. Dopo il leggero calo di aprile 2013, è tornato a crescere il differenziale di tasso tra i mutui e prestiti offerti in Italia e quelli offerti in Eurolandia, secondo gli ultimi bollettini Bankitalia e BCE dell’8.10.2013,aggiornati ad agosto 2013: per i mutui, il differenziale è infatti passato da 112 punti base di aprile 2013,a 162 di agosto. Per i prestiti il differenziale è salito da 182 punti base di aprile ai 204 punti di agosto 2013.

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