Dopo il LIBOR, le banche continuano con la manipolazione dei mercati
di Mario Lettieri - Paolo Raimondi - 26/11/2014http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49869
Fonte: Arianna editrice
Cinque
grandi banche internazionali dovranno pagare all’agenzia di controllo
americana Commodity Futures Trading Commission (CFTC), all’inglese
Financial Conduct Authority (FCA) e all’agenzia di controllo svizzera
Finma ben 4,3 miliardi di dollari di multa per aver manipolato per anni,
almeno dal 2009 fino alla fine del 2013, i cosiddetti tassi Forex.
Naturalmente la notizia sta suscitando grande sensazione
Ovviamente
sono le “too big to fail”, 2 banche americane, la Citibank e la Jp
Morgan Chase, due inglesi, l’HSBC Bank e la Royal Bank of Scotland, e la
svizzera UBS. Inoltre c’è per l’inglese Barclays Bank un’indagine
aperta.
Esse
hanno manipolato i tassi di cambio usati come riferimento di base per
stabilire i valori delle differenti monete e anche i tassi di cambio tra
le stesse.
In
una sorta di cabina di regia, usando nomi in codice da loggia segreta,
gli operatori bancari incaricati si scambiavano anche informazioni
riservatissime relative ad operazioni monetarie fatte dai loro clienti.
Il tutto a beneficio naturalmente degli interventi fatti poi dalle
banche stesse sui mercati dei cambi.
Purtroppo
tutti gli operatori mondiali sono stati perciò costretti a basarsi su
tassi di cambio manipolati nella stipula dei propri contratti. Di
conseguenza l’integrità del sistema finanziario e monetario
internazionale e la fiducia degli operatori sono state ancora una volta
inficiate da una “corruzione sistemica”.
Come
è noto ogni giorno il mercato Forex tratta circa 5,3 trilioni di
dollari in varie forme di derivati, di cui il 40% alla City di Londra.
Per comprendere le potenziali dimensioni della truffa si consideri che
una piccolissima variazione dello 0,01% applicata su tutto l’ammontare
sarebbe pari a 530 milioni di dollari. Al giorno!
Si
parla di una multa esemplare. Le autorità di controllo sono soddisfatte
e parlano di una moralizzazione definitiva del sistema. Si sentono
forti le indignazioni di chi opera nel settore, perfino delle stesse
banche condannate per la truffa. Ma non è così.
In realtà tutto ciò serve a coprire responsabilità e complicità. Non si sottolinea, per esempio, che il
semplice fatto di pagare le multe cancella anche tutte le
responsabilità penali. Quindi nessuno sarà condannato e nessuno finirà
in galera per truffa.
La
speculazione e simili frodi nei fatti sarebbero considerate al di sopra
della legge. Se ciò avvenisse anche in altri campi criminali, tutti i
mafiosi potrebbero essere liberi, perché ben disposti a pagare una
“tangente allo Stato” in cambio dell’assoluta impunità.
Non
si evidenzia bene anche il fatto che le banche coinvolte nella truffa
Forex sono le stesse che, con altre, hanno partecipato alla
manipolazione del tasso LIBOR, quel tasso di interesse di riferimento
per tutte le operazioni finanziarie mondiali, di cui abbiamo scritto in
passato su questo giornale. Anzi, tra queste, alcune hanno continuato a
manipolare il Forex nonostante fossero state avvertite dalle autorità di
controllo circa le indagine a loro carico per la truffa LIBOR! Il loro
agire non è un atto di stupidità ma una provocatoria manifestazione di
arroganza del potere di chi sa di essere intoccabile, di essere “too big
to jail”, troppo grande per finire in galera.
Purtroppo
la Commodity Futures Trading Commission incassa la multa, limitandosi
ad invitare le banche “ a cessare e desistere da altre violazioni e a
intraprendere passi specifici per rafforzare i controlli interni, le
procedure e la supervisione dei propri operatori finanziari Forex”. Da
parte loro, gli stessi grandi manager delle banche, si dichiarano
esterrefatti e sorpresi per i comportamenti corrotti dei loro traders,
alcuni dei quali verranno rimossi. Naturalmente si ricorrerà al classico
“promeveatur ut amoveatur”.
Questi
fatti ci dicono, ancora una volta, che nel sistema finanziario
internazionale regna sovrana la manipolazione sistemica, la corruzione e
la speculazione. Dal 2007-8 si parla di nuove regole stringenti e di
riforme del sistema. A 6 anni di distanza ci si limita ancora a
rincorrere truffatori e corruttori. Ci sembra un po’ poco se vogliamo
evitare di essere di nuovo sorpresi da altri crac di dimensioni
planetarie.
Purtroppo anche a Brisbane il G20 non ha adottato in merito qualche decisione incisiva e significativa.
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