mercoledì 2 settembre 2015

L'avv. Davide Storelli lascia il segno col suo “Alchemy”

LBA, Davide Storelli lascia il segno col suo “Alchemy” in piazza Sant’Adoeno

LBA, Davide Storelli lascia il segno col suo “Alchemy” in piazza Sant’Adoeno

Teoria poco ortodossa della moneta e della sua evoluzione

Piazza Sant’Adoeno fa il suo esordio a libri nel Borgo Antico, con una pubblicazione destinata a rivoluzionare concetti ed approcci agli studi giuridici-economici. Accompagnato da Serena Ferrara, la platea ha potuto pensare, aprendo le proprie idee, su argomenti some sovranità di stato e annessa sovranità monetaria, affrontare temi che spaziano dal signoraggio bancario alla definizione di moneta, con il guizzo di chi ha voglia di far conoscere al mondo un nuovo modo di intendere l’economia.

Davide Storelli, avvocato civilista, è alla sua terza pubblicazione da autore, ospite per la seconda volta alla kermesse letteraria biscegliese, con un saggio edito da Sovero Edizioni, la stessa casa editrice detentrice dei diritti in Italia del noto Karl Popper. «Un sognatore con i piedi per terra – definizione data dalla moderatrice – un testardo più di altri, capace di mettersi in gioco ed in discussione senza farsi influenzare, se non dai grandi pensatori. Riesce a conciliare economia e diritto, storia e filosofia, sociologia ed antropologia, psicologia e filologia».

Lo studio e la lettura approfondita di autori ed economisti, da lui definiti a più riprese poco ortodossi, ha condotto l’autore ad un percorso logico, una indagine scientifica, della nascita del valore della moneta e del conseguente rapporto tra le parti, ragionando sull’alchimia contabile. Analisi partita da una domanda semplice ma di non facile risposta: cos’è la moneta? «In campo economico e giuridico – afferma Storelli –  la letteratura accademica non riesce a dare una definizione esauriente alla domanda ma, al contrario, ne descrive l’utilità».
Definito uno degli allievi letterali più prolifici del professor Giacinto Auriti, noto per aver definito la teoria del valore indotto della moneta, l’autore continua a perseguire la strada tracciata dal suo maestro, alla luce dei cambi storici e culturali della società odierna.

Risulta difficile leggere l’economia moderna senza una conoscenza storica ed approfondita della stessa : «Il 1971 è stato un anno storico, poiché fino ad allora si pensava che il valore della moneta era dato dal sottostante al metallo prezioso, con il quale era possibile cambiare la valuta. Ogni banconota recava la scritta PAGABILE A VISTA AL PORTATORE e permetteva il cambio con l’oro, dopo averla cambiata in dollari. La fine di questo meccanismo, definito GOLD STANDARD, ha definito il valore indipendente della moneta e la conseguente emissione esponenziale di carta valori, abolendo uno dei limiti dell’inflazione dovuto alla necessità di avere stessa quantità in valore di banconote ed oro».

Un libro, all’apparenza inaffrontabile per via delle dimensioni fisiche, si lascia leggere soprattutto per un aspetto: la sottile ironia che lo attraversa, dalla prima all’ultima pagina e che svela un sogno dell’autore: «Un ridotto uso della moneta nel mondo ed un approccio più etico all’economia, con l’obiettivo di vivere meglio attraverso l’utilizzo di una piattaforma innovativa ed empirica per monete locali complementari definita Pecuswap, per dare maggior valore all’intero sistema economico».
Una ricerca ed una pubblicazione fuori dal comune, profonda e coinvolgente, destinata a lasciare il segno.

 

 Chi è Pasquale Losapio

Biscegliese, consulente in tecniche della prevenzione. Passione per lo sport e l'educazione dei ragazzi. Ricopre diversi incarichi per la Pastorale Giovanile.

Nessun commento:

Posta un commento