venerdì 9 aprile 2021

Manuale pratico di Tecnica del Colpo di Stato

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INDICE GENERALE

 

PRESENTAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA

PREMESSA

PREFAZIONE di S.E. Finer

CAPITOLO PRIMO
Che cos'è il colpo di Stato
Rivoluzione
Guerra civile
Pronunciamiento
Putsch
Liberazione
Guerra di liberazione nazionale, insurrezione, eccetera
Definizione del colpo di Stato

CAPITOLO SECONDO
Quando è possibile un colpo di Stato?
Le condizioni preliminari del colpo di Stato
Arretratezza economica
Indipendenza politica
Unità organica
Interessi settoriali
Entità regionali

CAPITOLO TERZO

La strategia del colpo di Stato
La neutralizzazione delle difese dello Stato
Neutralizzazione delle forze armate
Le forze armate portoghesi: situazione a metà del 1967
Infiltrazione delle forze armate
Neutralizzazione della polizia
Anatomia di un'organizzazione di polizia: la Préfecture di Parigi

L'elemento paramilitare
La polizia rurale e la gendarmeria
La polizia urbana e nazionale
Neutralizzazione dei servizi di sicurezza
Scopo dei servizi segreti
Scopo del controspionaggio
Sicurezza (politica) interna
Informazioni interne

CAPITOLO QUARTO
La preparazione del colpo di Stato
Neutralizzazione delle forze politiche (in generale)
Le personalità del governo
Le figure cerimoniali
Il « consiglio interno » e coloro che controllano i mezzi di coercizione
Gli altri ministri e i più alti funzionari dello Stato
Personalità estranee a] governo
Infrastrutture materiali
I mass media
Telecomunicazioni
Collegamenti stradali da e per la città
Punti focali del traffico
Aeroporti e altri mezzi di trasporto
Edifici pubblici
Neutralizzazione delle forze politiche (gruppi particolari)
Organizzazioni religiose
Partiti politici
I partiti apparato
Partiti insurrezionali
Partiti para-burocratici
Partiti nei paesi progrediti
Sindacati

CAPITOLO QUINTO
L'attuazione del colpo di Stato
Alla vigilia
Momento di attuazione, sequenza e sicurezza
In azione
Obiettivi A
Obiettivi B
Obiettivi C
La situazione immediatamente dopo il colpo di Stato
Stabilizzazione delle nostre forze
Stabilizzazione dalla burocrazia
Dal potere all'autorità: stabilizzazione delle mass

APPENDICI

APPENDICE A
L'economia della repressione
Sicurezza massima e sviluppo economico zero

APPENDICE B
Aspetti tattici del colpo di Stato
La formazione delle squadre attive
Lo spiegamento delle forze in blocco


APPENDICE C

Statistiche

NOTE

INDICE DELLE TABELLE

INDICE DELLE FIGURE

PRESENTAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA [1968]


Questo “manuale pratico”, come lo definisce semplicemente l'autore, non mancò di suscitare l'esitazione e la diffidenza dei suoi primi editori a diffonderlo. Il perché è presto detto: dopo le prime pagine, chiunque si rendeva conto che il libro era un'autentica bomba, e anche se qualcuno, fuorviato dalla scrittura semplice e un po' ironica, poteva considerarlo dapprincipio un thriller alla James Bond, si sarebbe poi facilmente e subito convinto che Luttwak scriveva su un argomento molto serio con estrema serietà. In termini elementari, il colpo di Stato, volere o no, è divenuto un fenomeno della vita moderna (dal 1945 al 1968 se ne sono verificati settantacinque nel mondo) e ciò ci sprona a comprenderne e l'importanza e il significato. Luttwak, nato a Arad in Transilvania. cittadino inglese dal 1967, che ha vissuto e lavorato in parecchi paesi, compresi quelli dell'Europa orientale, ce li spiega, riscuotendo l'ammirazione di esperti di storia moderna come Manuel Finer e Stephen Ambrosc, che non esitano a chiamare il suo manuale un classico.

Altri lettori, compreso il critico del Times, citano a questo proposito il Principe di Machiavelli. Noi crediamo di poter spiegare il valore e l'efficacia del libro, non soltanto perché è documentato in modo eccezionale, ma perché, per Luttwak, il colpo di Stato è neutro, cioè è una tecnica e non una filosofia politica o una ideologia, e tanto meno un gesto romantico. Come tale, può essere usato da un momento all'altro in qualsiasi paese del mondo e per qualsiasi causa.

Per spiegarci meglio, Luttwak aveva previsto che gli eventi accaduti in Francia nel maggio del 1968 avrebbero fornito un'ulteriore prova di quanto egli aveva già scritto: la sommossa, mezzo classico d'ogni rivoluzione, è oggi completamente inutile e sorpassata.

Gli apparati di sicurezza dello Stato moderno, con il loro personale addestrato, con le loro riserve di mezzi e di trasporto e di comunicazione, con la loro ben articolata rete di informazioni, non possono essere sopraffatti da un'agitazione civile, per quanto prolungata e intensa. Ogni tentativo da parte dei civili, di usare la violenza con mezzi improvvisati, è destinato a essere sempre neutralizzato dall'efficienza delle armi moderne.

D'altra parte, un massiccio sciopero generale può sì, temporaneamente, esercitare una. pressione sul governo in carica, ma non può procurargli, da solo, danni permanenti, anche perché, oggi come oggi, nella società moderna le persone al potere hanno sempre modo di non soffrire privazioni o stenti. e di tenersi in stretto contatto l'una con l'altra, mentre la popolazione, anche se solidale e compatta all'inizio, esaurirà cibo, munizioni, combustibile e coraggio morale molto prima della polizia, dell'esercito e di tutte le altre organizzazioni governative.

Lo Stato moderno è, perciò, praticamente invulnerabile dagli attacchi diretti. Luttwak ci spiega che, a questo punto, rimane una sola alternativa: la guerriglia o il colpo di Stato.

La prima opera una lenta erosione delle infrastrutture umane e fisiche dello Stato, ed è un processo lungo. che costa molte vite e sacrifici immensi.

Il secondo poggia sullo sfruttamento proprio di quelle parti dell'apparato statale che la guerriglia si sforza di distruggere: l'esercito, la polizia, le organizzazioni di sicurezza.

La tecnica del colpo di Stato assomiglia, dunque, alla tecnica del judo, dove proprio i mezzi dell'avversario e la sua violenza vengono usati, di rimando, per stenderlo al suolo: i suoi esecutori devono usare. insomma, le istituzioni statali contro i capi al potere. Tutto questo viene attuato con un processo di infiltrazione e di sovversione di quella parte delle istituzioni statali che, se anche limitata, detiene le chiavi dell'esecutivo, mentre le rimanenti istituzioni vengono per il momento paralizzate.

Il libro, perciò, si sofferma sull'esame delle tecniche militari, politiche e di informazioni richieste per portare a buon fine il "colpo" dal primo stadio di infiltrazione alla fase finale, quando gli obiettivi sono raggiunti e comincia il periodo del “dopo colpo”. È chiaro che questo volume non ha nessun orientamento politico e non accenna a alcuna ideologia, giacché è davvero un manuale pratico su come impadronirsi del potere, e non su come usarlo.


L'EDITORE

PREMESSA DELL'AUTORE


Questo è un manuale. Quindi non si propone di compiere un'analisi teorica del colpo di Stato, ma piuttosto di formulare le tecniche che si possono impiegare per impadronirsi del potere nell'ambito di uno Stato. Lo si può paragonare a un libro di cucina, nel senso che mira a consentire a ogni dilettante animato di entusiasmo, e che disponga dei giusti ingredienti, di attuare il suo colpo di Stato personale; occorre soltanto conoscerne le regole.
 

Due parole di ammonimento: in primo luogo, per poter attuare con successo un colpo di Stato, devono verificarsi determinate condizioni preliminari, cosl come per cucinare la zuppa di pesce bisogna disporre, tanto per cominciare, dei pesci della qualità adatta.
In secondo luogo, i lettori devono rendersi conto che le conseguenze di un insuccesso sono di gran lunga peggiori dell'essere costretti a mangiare al ristorante. (Ma anche i vantaggi del successo sono più grandi.)
 

Si potrà obiettare che, qualora un manuale come il nostro dovesse essere inadeguato o tale da fuorviare i lettori, questi potrebbero andare incontro a grandi pericoli, mentre, se si trattasse di una guida efficiente ai problemi di cui ci occupiamo, potrebbe condurre a sollevazioni e disordini. La mia tesi difensiva è la seguente: i colpi di Stato sono già abbastanza comuni, e se, in seguito alla pubblicazione di questo libro, un maggior numero di persone imparerà ad attuarli, ciò costituirà semplicemente un passo avanti verso la democratizzazione del colpo di Stato, e chiunque sia di idee liberali dovrebbe esserne contento.
Infine, si dovrebbe tener presente che le tecniche esaminate in questo volume sono politicamente neutre e concernono soltanto l'obiettivo della conquista del controllo dello Stato e non tutte le politiche successive.
 

I lettori ai quali prema approfondire l'argomento, potranno consultare opere accademiche sullo stesso, tra le quali citeremo: The Role of the Military in Under-Developed Countries di J-J- Johnson; The Man on Horseback di S.E. Finer e il capitolo dedicato alle organizzazioni delle forze armate in Modernization and Structure of Societies di Marion J. Levy jr.

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