sabato 3 settembre 2011

CGIL e debito pubblico


Intervista con il Segretario regionale della CGIL Lombardia sul debito pubblico.

by Lo Sai Milano on Saturday, September 3, 2011 at 1:21pm
                                                                                                                                    Varese, 2 Settembre 2011
Intervista a Nino Baseotto segretario regionale CGIL Lombardia.

Oggi c’è stato l’attivo dei delegati CGIL in occasione dello sciopero del 6, molti funzionari hanno parlato e detto la loro sulla manovra economica e sullo sciopero. Qualche intervento è stato interessante, specialmente quello di un ragazzo occidentale che fortunatamente ha ricordato le speculazioni di denaro nell’assurda guerra Libica, mentre qualche altro intervento, come al solito noioso, che parla solamente di Berlusconi e del suo modo di governare senza avere la reale percezione di quello che sta accadendo non solo in Italia ma in tutta l’Europa.

Arriviamo all’intervento finale del Segretario regionale, che  di ritorno dal Brasile  racconta quello che ha visto e sentito laggiù. Afferma che lo stato carioca è in grande crescita, che ha aumentato i posti di lavoro e che si avvia a diventare la 5° potenza economica mondiale superando l’Italia. Sostiene che i “verdeoro” hanno iniziato un cammino economico che li ha tirati fuori da quella percezione di paese del 3° mondo che tutti hanno.


Ma è proprio così? Secondo me e molti giornali e giornalisti no, e ora andremo ad analizzare la situazione:
Partiamo dicendo che il Brasile è uno dei pochi stati ad aver tagliato il costo del denaro, a differenza dei paesi europei, ma nonostante questo il PIL del Brasile quest’anno  rallenterà fino al 3,9% a differenza del 7,5% del 2010, la produzione industriale di Luglio è scesa dello 0,3% e l’attività economica si è contratta a Giugno dalla prima volta dopo il 2008. Ma procediamo con la nostra analisi: il debito pubblico è aumentato del 3,4% nel mese di Giugno che in rapporto ai 12 mesi vuol dire una crescita del debito del 40%. E cosa fa il Brasile per invogliare gli stranieri a comprare i propri titoli? Li propone agli investitori ad un tasso del 12,5% tasso destinato ad aumentare dello 0,25% ogni tre mesi, solo paesi sull’orlo del baratro vendono titoli a questi tassi per rimediare fondi che almeno a medio termine non potrà pagare. I grandi capitali economici mondiali, perché spingono il Brasile in spese folli? Chi sarà tra non molto a presentare il conto al Brasile con l’ingiunzione di pagamento?
Diamo qualche risposta:
-          I cinesi vogliono impossessarsi delle miniere brasiliane prima di  sfruttare le proprie?
-          Gli USA con il FMI che vogliono “ricchi” giacimenti petroliferi marini?
-          L’interesse sulla foresta amazzonica e quello che si trova nel sottosuolo?
-          Le miniere di niobio ubicate nella riserva indigena Raposa Serra do Sol?
-          Oppure le ricche miniere di Uranio presenti in Brasile?

La nostra intervista prosegue e l’ignaro Segretario, ovviamente all’oscuro di tutti questi particolari e probabilmente accecato dal fumo negli occhi che abili dirigenti brasiliani sono riusciti a gettargli mescolato con la rabbia, purtroppo politica, nei confronti del premier Berlusconi; conviene con me sul punto più importante ovvero la moneta viene stampata a debito e deve essere restituita alla BCE con tanto di interessi, questo sarebbe un problema da affrontare ormai senza posizioni politiche, ma purtroppo nella CGIL vive ancora quell’idea che bisogna creare ricchezza per far fronte al debito pubblico, l’esempio del Brasile è lampante e spero con forza che il Segretario se ne accorga, e che in Lombardia l’organizzazione sindacale cominci a far fronte davvero al problema del debito pubblico, tralasciando le malefatte del premier (che ricordiamo è stato votato dagli italiani democraticamente per oltre 15 anni di governo) e cominciare a concentrarsi sul vero problema che ha non solo il nostro paese, come sappiamo in Europa sia Portogallo ma soprattutto la Grecia sono già state vittime dei famelici banchieri che hanno sterminato nazioni con il debito, aiutandole con il debito, quindi rendendole sempre più schiave. Ricordando inoltre che il primo Governo Prodi cadde a causa del partito di Rifondazione Comunista e ricordando le parole di Bertinotti: “Prodi dice che le cose non si possono cambiare. Ma chi lo dice? Il FMI? Le grandi banche? Se è così noi sosteniamo che le cose possono cambiare.” E così cadde il primo Governo Prodi ma successivamente tornato al potere il sig. Prodi portò l’Italia nell’ Eurosistema spinto ovviamente dalla Goldman Sachs della quale era dipendente.

Salutandoci, ricordo al Segretario Baseotto che il 17 Settembre ci sarà una grande manifestazione nella piazza degli affari a Milano e che questa è una manifestazione globale, una data unica dove tutto il popolo che ha finalmente capito qual è la vera truffa e chi sono davvero i veri delinquenti protesterà ad oltranza.
Lascio una postilla dicendo che io sono un rappresentante della Fiom-Cgil molto deluso dalle parole e dalle posizioni troppo schierate che prendono spesso i sindacalisti, io che mi sento in perfetta linea con lo statuto della CGIL, mi sento soprattutto apolitico, non ho tessere di partito in tasca e me ne guardo bene dall’ averne, io porto avanti un’idea ormai comune che è quella della lotta al sistema economico e finanziario e non a dei burattini chiamati politici che si alternano in governi cosiddetti di centro-destra o di centro-sinistra solo ed esclusivamente per rispondere agli ordini di quei signori che stanno nella sede della BCE.

(In questo articolo esprimo opinioni personali che non devono andare a ledere l’unione della CGIL tutta, continuo a sostenere che TUTTI i lavoratori hanno bisogno di questo grande sindacato, ma hanno bisogno soprattutto di nuove idee e di nuovi stimoli.)

Maurizio Spezia   

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