E’ fatto indiscusso che il reddito monetario derivante dal conio delle monetine nel sistema dell’euro spetta ai singoli Stati – è stato anche oggetto di interrogazioni parlamentari (cfr.Signoraggio colpisce ancora?) – e che esso equivale al valore nominale totale delle monetine prodotte decurtato delle spese di conio. Tale valore entra quindi nelle casse dello Stato.
Ricordo a tal proposito la definizione di reddito monetario delle monetine metalliche e delle banconote in una nota della Commissione europea all’Alto rappresentante del Consiglio dell’unione europea Javier Solana, il 3 gennaio 2007 (cfr. Signoragio: definizioni ufficiali ):
La decisione di cui sotto della BCE di fine 2011 si commenta da sé: vi impone, come ogni anno, i quantitativi massimi in milioni di euro che ogni Stato dell’eurozona è autorizzato a coniare per l’anno 2012 (http://www.ecb.int/ecb/legal/pdf/l_32420111207it00370037.pdf).
Bene, o piuttosto male, la Francia (4,7 euro a persona) ne può produrre più del DOPPIO dell’Italia, che con soli 128 milioni di monetine coniate ha però quasi la stessa popolazione della Francia e arriva a 1,9 euro a persona. In confronto l’Austria, con una partecipazione irrisoria al capitale della BCE, meno del 2%, se la passa come una regina, 264 milioni di monetine per 8 milioni 419 mila persone, ossia 31,35 euro a persona, per non parlare dellaGermania che con appena un terzo di popolazione in più dell’Italia (81 milioni) sembrerebbe essere il vero re indiscusso dell’eurosistema con un tetto di 668 M, ma rispetto all’Austria arriva a soli 8 euro a persona; anche il Belgio se la passa molto bene, anzi un microbo di paese come quello supera l’Italia in conio di contanti, con ben 196 milioni sebbene abbia una quota di partecipazione al capitale inferiore a quella italiana di ben cinque volte (2,4%) e una popolazione di 6 volte inferiore a quella italiana (11 milioni di abitanti): la quota a persona delle monetine a disposizione è di quasi dieci volte di più, 17,80 euro a persona.
Si noti ancora che Cipro, con 1 milione 116 564 di abitanti e una partecipazione al capitale dello 0,1369%, ha la possibilità di coniare 13,1 milioni di monetine (11,73 euro a persona) mentre la Grecia con una popolazione di 10 volte superiore, la stessa popolazione del Belgio, ha un conio di unicamente di poco più del doppio, 44 centesimi a persona. Belgio e Grecia hanno la stessa popolazione: al Belgio 17,80 euro a persona, alla Grecia 44 centesimi, una differenza da 100 a 40!!! Malta poi con 400 000 abitanti e una partecipazione alla BCE di solo lo 0,0632% ha un conio di 10 milioni di euro in monetine, ossia 25 euro a persona, rispetto a 1,9 euro a persona per l’Italia..
Anche la Spagna - favorita tra i PIIGS ? – beneficia con soli 46 milioni 235 000 abitanti, di un tetto massimale di 250 milioni di valore in conio monetine, ossia 5,4 euro a persona, quasi tre volte tanto la razione pro capite italiana.
Qual è il criterio? Chi lo decide?
Per il criterio, abbiamo visto che il tetto massimale di conio monetine non dipende né dalla popolazione, né dalla partecipazione al capitale sociale della BCE… E allora? Nessuno ha mai chiesto in Europa come mai all’Italia così pochi SPICCIOLI rispetto ad altri paesi?
In quanto a deciderlo, è normalmente il consiglio direttivo della BCE che è composto dai 17 governatori delle BCN di cui quello della nostra Banca d’Italia che è tutto tranne nostra (cfr.Partecipanti al capitale della Banca d’Italia ), essendo costituita da tutte banche private tranne l’INPS, tra cui persino soci semi sovrani di altri paesi come BNP Paribas (Fortis), tramite la BNL, appartenente per il 17% alla Francia e per l’11% al Belgio. BNP Paribas concentra nel suo cda gli interessi di Renault, Axa (futuro padrone di MPS e di Siena), Clifford Chance, Veolia Environnement (padrona prevista della nostra acqua assiema a Suez/Gaz de France), Accor (monopolista di alberghi di lusso), e poi quelli della galassia Frère/Suez (altra padrona prevista della nostra acqua): Lafarge, TotalFinaElfErg, Pargesa, e poi ancora EADS e Saint Gobain (monopolista di vetro e plastica).. Ciliegina sulla torta anche il MEDEF o Confindutria francese, siede indirettamente alla Banca d’Italia attraverso i voti di BNP Paribas.
Sul criterio di assegnazione del reddito monetario da monetine agli Stati avrei la mia ipotesi: che esso dipenda dal debito pubblico di un paese. Quanto più alto il debito pubblico, quanto minore sarà il tetto di tale reddito allo Stato. Un serpente che si mangia la coda, perché chi è che ci ha chiamati PIIGS? Non sono gli stessi ambienti finanziari che hanno deciso di ‘sacrificare’ la periferia dell’UE?
Per quanto ciò possa sembrare al profano del tutto illogico, è invece perfettamente in linea con la “prudenzialità” bancaria, sancita dai trattati (cfr. Trattati UE: il diavolo è nei dettaglil ). La prudenzialità è un concetto diametralmente opposto a quello di equità o di redistribuzione sociale. Ma se gli Stati sono indebitati allo stesso sistema bancario che produce moneta indebitandoli, è logico che qualsiasi politica diventi ‘prudenziale’, il contrario di ‘sociale’ e persino di ‘liberale’. La prudenzialità del banchiere che ci comanda è quella cosa che vorrebbe sottometterci tutti allo sterco del diavolo, poiché la sua logica è unicamente il profitto dal nulla e il profitto dalla moneta. Punto.
Inoltre il dogma dell’indipendenza - a tutti i costi, costi quel che costi, è il caso di dirlo– del sistema bancario da qualsiasi governo, dogma sancito dai trattati e dagli atti che istituiscono la BCE e il sistema dell’euro, non solo è del tutto ipocrita perché alcuni paesi contano di più per il semplice fatto che hanno delle banche pubbliche o semi pubbliche tra le banche dealer cioé quelle che fanno parte dell’oligopolio in acquisto dei titoli di stato alle aste pubbliche (Olanda, Germania, Francia, Belgio), ma è anche di per sé completamente autolesionista per i popoli d’Europa.
Chi ha voluto tali dogmi e perché?
Forse non sarà un complotto, ma un ricatto continuo da parte di un oligopolio privato, sì, e uno strozzinaggio programmato, si può dire?
Nicoletta Forcheri 23 ottobre 2012
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