di Joseph Halevi*
La recentissima pubblicazione dello studio della Bank of England conferma da fonte insospettabile che le banche creano moneta dal nulla (cioe’ non la scavano da qualche miniera, ne’ la pompano da qualche giacimento) prestandola a coloro che hanno piani di investimento o di acquisto di beni di consumo durevoli. Non ci sono quindi vincoli monetari in quanto tali. Analogamente per la Banca Centrale: puo’ convalidare qualsiasi richiesta da parte del Tesoro e puo’ in tutta tranquillita’ monetizzare debito e deficit pubblici. Scuole, ospedali, ferrovie, pensioni, universita’ e ricerca possono essere finanziate senza vincoli di bilancio ma solo reali che dipendono dalle capacita’ produttive esistenti e utilizzabili. E’ ovvio che se all’Istituzione che dovrebbe convalidare i flussi nel circuito monetario, cioe’ la Banca Centrale, viene formalmente proibito di assecondare il processo, il circuito, da qualche parte finira’ per troncarsi.
Nelle banche centrali (certamente negli USA e GB) tutte queste cose erano note da tempo ma non venivano dette. Come durante l’eta’ di Galileo Galilei quando per la navigazione oceanica verso le Americhe la Chiesa permetteva l’uso da parte della Spagna della concezione copernicana della Terra; mentre in Europa, in Italia in particolare, imponeva la visione tolemaica bruciando chi la confutava pubblicamente. Il comportamento delle autorita’ burocratiche dell’UE, non tanto di Mario Draghi, e’ simile a quello della Chiesa durante il periodo galileiano.
Un’ulteriore ragione quindi per non dar alcun credito all’UE in quanto non si tratta, come ad esempio potrebbe essere in Germania, Scandinavia, Gran Bretagna, di togliere la fiducia ad un governo che puo’ essere licenziato battendolo alle elezioni. La separazione tra procedure liberal democratiche ed i meccanismi decisionali e direzionali dell’UE e’ strutturale e permanente, incastonata nelle stesse fondamenta dell’UE. Per annullare, o anche ridurre, tale separazione bisognerebbe cambiarne le fondamenta il che implicherebbe demolire e rifare la costruzione che su queste poggia. Ora, due grandi paesi dell’UE stanno acquisendo la stessa fisionomia di Bruxelles. Il primo e’ la Francia che ha preceduto Bruxelles di parecchi anni con un processo acceleratosi con Mitterrand.
In Francia il governo presidenziale e’ molto poco “accountable” (responsabile, penso si possa tradurre cosi’) di fronte all’Assemblea Nazionale la quale sta assumendo, col passar del tempo, un ruolo di comparsa. La formazione da parte di Hollande di un’ Alta Autorita’ sulla spesa pubblica ed il debito, concepita come alternativa all’impossibile inserimento nella Costituzione francese di una clausola sul pareggio di bilancio, ha ulteriormente svuotato l’Assemblea Nazionale spoliticizzando definitivamente la finanza pubblica, togliendola dal dibattito pubblico. Tale argomento, quindi la politica fiscale, viene ormai trattato da detta Autorita’ i cui membri sono nominati dall’esecutivo. In larga misura essi provengono dalla Corte dei Conti al cui controllo l’Autorita’ stessa e’ soggetta. In Francia votare per le presidenziali puo’ ancora avere un senso ma alle legislative molto meno. Il secondo paese e’ l’Italia ove la dimensione extra parlamentare del sistema di governo cresce a vista d’occhio e ove questo Parlamento e’ stato rimesso in discussione dalla stessa Corte Costituzionale (si veda l’appello a questo link).
Tra i grandi (per popolazione e peso economico) paesi europei quello ove piu’ forte e’ la difesa del proprio ordinamento interno e’ la Repubblica Federale Tedesca. Questo e’ un fatto positivo considerando che l’ordinamento della BRD e’ democratico nel senso liberale e parlamentare-regionale del termine mentre quello dell’UE non lo e’.
Ed e’ proprio perche’ assolutamente non lo è che il ministro delle finanze tedesco Schäuble puo’ venir fuori dicendo che il programma di austerita’ che ha ucciso la Grecia deve essere esteso (dalla Troika) all’Ucraina. Secondo me il ministro e’ come il Dr Strangelove di Kubrick, perche’ ha fatto una dichiarazione che implica una guerra con la Russia. Infatti l’ultracatastrofe economica che ne discenderebbe implicherebbe delle situazioni sociali esplosive nelle regioni orientali, russofone e piu’ industrializzate come Donetsk, che ricadrebbero massicciamente sulla Russia e ad essa verrebbero imputate con estrema virulenza da Kyev appoggiata da USA-NATO-UE.
Tuttavia le forze che vogliono, giustamente, mettere i paletti tra l’ordinamento della BRD e quello dell’UE, specialmente quando passa per la BCE, sono di orientamento economico monetario molto conservatore. Credono in una Moneta “FISSA” (in forma ancora piu’ rigida dell’oro) e addirittura sostengono, come l’influente Werner Sinn, che le esportazioni nette tedesche sono un sacrificio (invece di essere dei profitti per il capitale operante in e dalla Germania). Come possiamo constatare il conservatorismo economico, sia quello UE-TROIKA di Schäuble che quello export surplus = sacrifici di Sinn, produce dei nut cases (degli svitati) pericolosissimi.
Ne consegue che e’ estremamente importante assorbire cio’ che hanno scritto gli economisti della Bank of England. Essi non partono da una visione normativa bensi’ analizzano come effettivamente funziona la moneta ed il sistema bancario arrivando ad affermare cose che in Italia si trovavano gia’ in Augusto Graziani. Poco importa: la verita’ e’ venuta a galla, come ha affermato il Guardian. A galla per il pubblico ed e’ cio’ che conta. Costituisce un’importante base di partenza per pensare se e – eventualmente – come rifare le fondamenta. Altrimenti il terreno critico influente viene occupato dai Sinn in Germania, quello popolare dal Front National in Francia e quello operativo dai nut cases (svitati) dell’UE-Troika ma fino al Don questa volta. E da li’ inevitabilmente verà di vedova un velo (per parafrasare una grande poesia di Brecht).
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